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Riapre il campanile dei sospiri, il più antico di Milano con i suoi oltre mille anni

Riapre al pubblico dopo oltre un secolo il campanile di San Celso, parte dell’omonima chiesa che si trova in corso Italia, nel centro di Milano. Si tratta del più antico campanile funzionante della città, con i suoi oltre mille anni di storia: è chiamato anche “campanile dei sospiri” per gli aneddoti legati ad antichi riti propiziatori delle neo spose milanesi. Ecco come e quando visitarlo.
A cura di F.L.
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Dal 24 marzo, ogni weekend, tutti i milanesi e i turisti potranno disporre di un'occasione importante per riscoprire un pezzo di storia di Milano. Riapre al pubblico infatti, dopo oltre un secolo, il campanile di San Celso, parte dell'omonima chiesa che si trova al civico 32 di corso Italia, nel centro della città. Si tratta del più antico campanile di Milano tuttora in funzione, con i suoi oltre mille anni di storia: la torre campanaria e la basilica furono infatti costruite attorno all'XIesimo secolo (ma la chiesa è ancora più antica) sul luogo dove si ritiene siano morti i martiri cristiani Santi Nazzaro e Celso. Il campanile, costruito in stile romanico come la chiesa annessa, è alto oltre 30 metri: per arrivare in cima, dove si trovano cinque campane in bronzo funzionanti, si devono salire 120 scalini. La visita è dunque sconsigliata purtroppo a chi ha difficoltà motorie o problemi cardiaci.

Come e quando prenotare la visita guidata

Per visitare il campanile e la basilica ci si deve prenotare sul sito www.ilcampaniledeisospiri.it, gestito da Milanocard. Le visite guidate partono ogni 30 minuti e durano 45 minuti: ad accompagnare i visitatori sarà personale qualificato. Basta scegliere la data e l'orario tra quelli liberi per prenotare la propria visita guidata: il costo è di 10 euro, ma i bambini fino a 10 anni entrano gratis. Dalla cella campanaria si potrà godere di una magnifica vista sulla città: la Madonnina del Duomo, la Torre Velasca e gli altri nuovi grattacieli che hanno modificato lo skyline cittadino. Ma si potrà anche ripercorrere idealmente quello che in antichità facevano le spose di Milano, che subito dopo essersi unite in matrimonio con i propri mariti salivano sul campanile per deporvi i loro bouquet e fare una preghiera. Una sorta di ex voto da cui derivano i due nomi con i quali sono note la basilica e la torre campanaria: rispettivamente la "chiesa delle spose" e il "campanile dei sospiri".

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