Rho, armati di mitra minacciano i dipendenti di un’azienda e li chiudono in un bagagliaio
Una rapina a mano armata, con mitra e pistole: bottino però inconsistente. Anzi, inesistente. I rapinatori, infatti, sono scappati a mani vuote visto che, dopo aver terrorizzato le vittime, legandole mani e piedi con del nastro adesivo e chiudendoli anche all'interno del bagagliaio di un'automobile, i malviventi hanno scoperto di non poter aver accesso al caveau.
La vicenda è avvenuta a Rho, nel milanese. Nella serata di martedì 6 marzo, nell'azienda 8583 che si trova in via Pitagora e che commercializza macchinari per odontoiatria e materiali vari, alcuni dei quali composti da metalli preziosi tra cui l'oro. Erano le venti circa quando tre malviventi, con accento dell'est europeo e con i volti coperti da passamontagna, hanno fatto irruzione nel parcheggio interno dell'azienda.
I tre erano armati di mitra, pistola e mazza da baseball: hanno così bloccato i tre dipendenti presenti, per poi immobilizzarli con del nastro adesivo su mani e piedi. Poi, i malviventi hanno chiesto loro i codici d'accesso al caveau, e qui la scoperta: i codici erano infatti in possesso solo dei titolari, e non dei dipendenti. E così, i tre si sono ritrovati letteralmente a mani vuote.
Prima di scappare, però, hanno provato comunque a "concretizzare" la loro tentata rapina: e così hanno rubato seicento euro dal portafoglio di una delle vittime. Poi hanno chiuso nel bagagliaio di una delle automobili dei dipendenti stessi i tre lavoratori, intimandogli anche di non muoversi da dì prima di un quarto d'ora. Solo a quel punto i malviventi hanno raggiunto una Fiat Punto grigia lasciata fuori dal parcheggio e guidata da un quarto complice, dandosi così alla fuga. Sulla vicenda indagano ora i poliziotti del commissariato di Rho-Pero, che con il supporto della scientifica sono giunti sul posto per i rilievi del caso.