Rapina in un supermercato a Zogno: condannato a 3 anni e 8 mesi il figlio del procuratore Buonanno

Gianmarco Buonanno, figlio del procuratore capo di Brescia Tommaso, è stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione. Il 32enne, figlio maggiore del procuratore, era stato arrestato a febbraio con l'accusa di aver partecipato, il 31 gennaio, a una rapina a mano armata in un supermercato di Zogno, in provincia di Bergamo. Al termine del processo celebrato con rito abbreviato i giudici del tribunale di Bergamo lo hanno condannato. Condanne più pesanti per i due complici: otto anni e undici mesi per Luigi Mazzocchi e otto anni, dieci mesi e venti giorni per Davide Astorre, che a differenza di Buonanno non hanno risarcito le vittime della rapina, cioè i dipendenti che erano presenti nel supermercato la sera del colpo. Ad essere stato rapinato era stato un punto vendita Conad di Zogno. I tre rapinatori, con il volto in parte coperto e armati di pistola e mitraglietta, avevano fatto irruzione nell'esercizio commerciale dirigendosi verso le tre casse ancora aperte e prendendo il denaro contenuto nelle stesse. Poi erano fuggiti, con un bottino di circa diecimila euro. I tre erano arrestati nel giro di pochi giorni: oggi è arrivata la sentenza. Il figlio del procuratore capo di Brescia risulta indagato anche per un'altra rapina avvenuta due settimane prima di quella di Zogno a Manerbio: in quella circostanza avrebbe fornito le armi per il colpo.