Ralph Lauren taglia personale in Italia: stato di agitazione nella sede di Milano
Proteste, scioperi e stati di agitazione permanenti. Sindacati e lavoratori contro la Ralph Lauren, storica azienda della moda che sta attraversando un periodo di "sofferenza di mercato" che comporta esuberi e procedure di mobilità. Alla Ralph Lauren Sourcing di Casalecchio, alle porte di Bologna, che gestisce la produzione di moda, è stato indetto uno sciopero: è la risposta dei sindacati ai 17 esuberi comunicati dalla direzione per il sito di Casalecchio e quello di Firenze, dove complessivamente sono impiegati circa 80 dipendenti. Le sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil protestano nello specifico contro la "indisponibilità dell'azienda a trattare".
Anche Milano è stata toccata dalle proteste: nella sede milanese e in quella bolognese della Ralph Lauren Fashion Europe (che si occupa della gestione tecnico-amministrativa e commerciale dell'azienda) è stato proclamato uno stato di agitazione permanente a causa di un'altra trattativa, forse per ulteriori esuberi, una ventina su circa 60 dipendenti. Nelle due sedi commerciali si teme inoltre fra qualche mese una nuova procedura di mobilità dopo il cambio dei procedimenti informatici.
Andrea Carra della Filcams-Cgil di Bologna, ha spiegato che i tagli al personale sono stati motivati "con una generale sofferenza di mercato della multinazionale statunitense, con calo delle azioni, delle vendite e in particolare nella linea del lusso". La richiesta di sindacati e lavoratori all'azienda è di "riaprire la trattativa per gli ammortizzatori sociali" e per "la mobilità su base volontaria". Sembra però che l'unica concessione della multinazionale sia quella di valutare la riduzione da 17 a 16 esuberi.