Operaio cingalese muore per salvare una ragazza che rischiava di annegare nell’Adda
Ha perso la propria vita per salvare quella di una ragazza, sua familiare, che stava annegando nel fiume Adda. Un operaio cingalese di 31 anni, M. C. L., è morto nella notte dopo essere stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il tragico episodio di generosità e coraggio è avvenuto sul fiume Adda, all'altezza del comune di Rivolta, in provincia di Cremona. Domenica pomeriggio, come di consueto durante l'estate, sulle rive del fiume c'era molta gente in cerca di un po' di refrigerio. Tra i tanti bagnanti anche un gruppo di cittadini dello Sri Lanka, di cui faceva parte anche la ragazza che, intorno alle 15.30, si è tuffata nell acque dell'Adda ma si è trovata subito in difficoltà, forse perché risucchiata da un mulinello.
Immigrato salva ragazza dall'annegamento ma muore
Gli altri suoi connazionali si sono accorti della scena e si sono subito attivati per prestare soccorso. In pochi secondi hanno organizzato una catena umana, con la quale sono riusciti a raggiungere la ragazza portandola al sicuro sulla riva. Qualcosa però è andata storta: l'operaio cingalese in testa alla catena ha infatti perso il contatto con il suo vicino ed è stato trascinato via dalla corrente, che in quella zona del fiume è sempre molto insidiosa. I vigili del fuoco e i sommozzatori, giunti nel frattempo, sono riusciti a recuperarlo, privo di sensi, solo due chilometri più a valle. Il 31enne, che abitava a Liscate, in provincia di Milano, era stato trasportato in prognosi riservata all'ospedale di Bergamo, dove purtroppo non ce l'ha fatta.