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“Qui vive un antifascista”: risposta del sindaco di Milano Sala alla scritta antisemita di Mondovì

“Antifa hier”, cioè qui c’è un antifascista. Questo il cartello che il sindaco di Milano Beppe Sala ha affisso sulla porta della sua abitazione. Si tratta della risposta del primo cittadino alla scritta antisemita “Juden hier”, apparsa a Mondovì (Cuneo), sulla porta del figlio di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana deportata nel carcere di concentramento di  Ravensbruck.
A cura di Redazione Milano
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"Qui vivo io". Così su Instagram il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha mostrato la porta della sua abitazione, con sopra affisso un cartello con su scritto "antifa hier", ovvero "qui vive un antifascista". In questo modo il primo cittadino ha voluto manifestare la sua vicinanza al figlio di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana deportata nel carcere di concentramento di  Ravensbruck, che si è visto scrivere sulla porta della sua abitazione di Mondovì (provincia di Cuneo) la scritta "juden hier", (qui c'è un ebreo) con una stella di David, tutto disegnato con uno spray nero. La risposta del sindaco di Milano è arrivata via social network: in breve il suo post ha collezionato migliaia di like e centinaia di apprezzamenti e ringraziamenti.

Il precedente: gli adesivi apparsi nel marzo del 2018

L'iniziativa del sindaco Beppe Sala ricorda quanto avvenuto a Pavia (e poi nel resto d'Italia) nel marzo del 2018. Poco prima delle elezioni politiche le abitazioni di militanti antifascisti di Pavia erano state marchiate da ignoti con adesivi recanti la scritta "Qui ci abita un antifascista". Voleva essere una provocazione o un’intimidazione che ricordava uno dei periodi più bui della nostra storia, il fascismo, con la marchiatura dei dissidenti politici e degli ebrei. Gli stessi adesivi, però, erano stati reinterpretati dal fumettista Zerocalcare ed erano diventati un simbolo da esporre con orgoglio da parte di chi ripudia ogni genere di fascismo. Da Pavia si erano ben presto diffusi anche nel resto d'Italia, ed erano stati affissi sulle abitazioni come forma di lotta contro il ritorno di pericolose ideologie.

Qui vivo io.

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