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Prende a pugni nella pancia la compagna incinta. Per l’uomo scatta solo la denuncia

Un uomo di 38 anni è stato denunciato dalla polizia per aver picchiato selvaggiamente la futura moglie incinta in una stanza d’albergo giovedì mattina; ascoltata in audizione protetta, la ragazza ha cercato di difenderlo fino all’ultimo, dicendo di essere stata solo spinta e di essersi ferita da sola cadendo.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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"Mi ha solo spinto, quelle ferite me le sono fatte cadendo, non è stato lui". Lo ha difeso fino all'ultimo, anche quando i medici, e le forze dell'ordine, le hanno fatto notare che quelli non erano i segni di uno scivolone. Che era palese che qualcuno si fosse accanito su di lei, prendendola a pugni in faccia e anche sulla pancia, colpendola nonostante fosse incinta di sei mesi. La copertura non è bastata però a evitargli le conseguenze: il futuro marito, rintracciato in strada a qualche centinaio di metri, è stato denunciato per lesioni e per il possesso di un coltello che gli hanno trovato in macchina.

L'aggressione è avvenuta giovedì mattina, 8 agosto, in una stanza dell'hotel Carlyle Brera di Milano, sul corso Garibaldi. I due sono entrambi cittadini norvegesi, lei è di origini afgane e ha 20 anni e lui pachistane e di anni ne ha 38. Erano ospiti dell'albergo come turisti, avrebbero dovuto lasciare la struttura in mattinata. Lei è incinta di sei mesi, il matrimonio era stato fissato a breve. La discussione sarebbe cominciata all'improvviso, il pretesto sarebbe stato il fatto che, secondo l'uomo, la futura moglie non avrebbe detto ai genitori del matrimonio imminente e della gravidanza in corso.

Il litigio è scoppiato intorno alle 10, lui l'ha colpita al viso e nella pancia ed è uscito dalla stanza. Nel corridoio ha incrociato una dipendente dell'hotel e ha confermato che avrebbero lasciato l'albergo poco più tardi, come da accordi. Un'ora dopo, quando la donna è tornata per rassettare la stanza, ha trovato la ragazza ferita e sanguinante. Immediatamente sono partite le chiamate all'ambulanza e alla Polizia di Stato.

La giovane è stata trasportata dal 118 alla clinica Mangiagalli, dove i medici le hanno diagnosticato una prognosi di 41 giorni e hanno accertato che, fortunatamente, l'aggressione non comporterà conseguenze per la gravidanza. Ascoltata in audizione protetta, fino all'ultimo ha cercato di salvare il futuro marito: ha negato l'aggressione, dicendo di essere stata soltanto spintonata e di essersi ferita cadendo. L'uomo è stato rintracciato poco più tardi in piazza Lega Lombarda, a circa cinquecento metri dall'albergo, ed è stato denunciato.

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