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Profughi africani in aiuto degli anziani soli: consegneranno loro il cibo ad agosto

Al via il progetto della Caritas Ambrosiana: quattro uomini e due donne, tra i 18 e i 26 anni, in arrivo dalla Libia, integreranno il gruppo di 58 volontari che per i prossimi giorni consegneranno la spesa a domicilio ai pensionati di viale Zara. “In questi giorni segnati dall’orrore, questa esperienza può essere un segno di speranza”.
A cura di Ida Artiaco
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E' una storia all'insegna dalla solidarietà e dell'accoglienza quella che arriva da Milano. Un gruppo di sei profughi africani, in arrivo in Italia lo scorso anno dalla Libia con un barcone, sarà per tutto il mese di agosto al servizio di alcuni anziani residenti nella città della Madonnina. Come ogni anno, infatti, la Caritas Ambrosiana organizza un servizio di consegna spesa a domicilio per i pensionati rimasti soli, ma questa volta il team di 58 volontari sarà integrato dai richiedenti asilo, ospiti delle parrocchie della Diocesi, che non solo porteranno i pasti ad alcuni over 65 nella zona di viale Zara, ma li accompagneranno dal medico e terranno loro compagnia nei caldi pomeriggi estivi.

"Hanno tutti aderito di buon grado alla nostra proposta – ha commentato a La Repubblica Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana -, perché l'hanno interpretata come un'occasione per rendersi utili agli altri e dimostrare di sapere dare e non solo ricevere. In questi giorni segnati dall'orrore, questa esperienza può essere un segno di speranza, utile a tutti per ricordarci i valori della nostra convivenza senza cedere alla paura". L'obiettivo del progetto è dunque da un lato quello di migliorare l'integrazione dei ragazzi nella società italiana, dall'altro di far sentire meno soli soggetti fragili e bisognosi.

I sei profughi, quattro uomini e due donne, hanno tra i 18 e i 26 anni. Arrivano dalla Somalia, dal Congo e dalla Nigeria ma sono passati attraverso la Libia prima di toccare il suolo italiano. A Milano, grazie alla Caritas, sono stati accolti a Casa Suraya e poi trasferiti negli appartamenti messi a disposizione dalle parrocchie. In attesa di conoscere l'esito della loro domanda di asilo, insieme ad altre 58 persone, professionisti e insegnanti sui 40 anni, trascorreranno i prossimi 30 giorni ad aiutare il prossimo.

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