Processo Antinori, l’infermiera spagnola: “Il prof mi chiese di fare sesso con lui”
"Antinori mi ha abbracciata e mi ha chiesto di fare sesso con lui, ma io gli ho risposto che era più vecchio di mio padre e che non volevo farlo". L'infermiera spagnola, presunta vittima di un prelievo forzoso di ovuli, racconta un altro dettaglio del suo rapporto con il noto ginecologo. Una versione opposta a quella raccontata dal professore fuori dall'aula, da cui è stato espulso praticamente quando la ragazza ha cominciato a parlare davanti ai giudici. "Ho conosciuto questa donna nel club Villa Isabelita di Siviglia. Si è avvicinata a me e mi ha strappato i pantaloni e io non l'ho più voluta vedere. Da quel giorno ha iniziato a contattarmi perché il suo obiettivo è fare soldi e sesso con me", ha dichiarato Antinori ai cronisti.
Severino Antinori è accusato di aver prelevato con la forza otto ovuli all'infermiera spagnola. Rapina di ovociti e del cellulare della ragazza, sequestro di persona, lesioni e estorsione, sono i reati che vengono contestati dagli inquirenti al medico abruzzese. Secondo l'accusa il ginecologo avrebbe "immobilizzato, anestetizzato e costretto" la ventiquattrenne spagnola a subire l'espianto di alcuni ovuli per la fecondazione eterologa assistita.
Chi è Severino Antinori
Severino Antinori, 71 anni, è un ginecologo italiano considerato un luminare nel trattamento della fecondazione assistita. Negli anni Ottanta aprì la sua prima clinica a Roma e cominciò, riporta Wikipedia, a sperimentare la fecondazione in vitro anche alle donne che hanno già raggiunto la menopausa.