Natale tra i detenuti per l’arcivescovo Delpini, a San Vittore con il sindaco Sala
Oggi è stata la prima messa di Natale per monsignor Mario Delpini da arcivescovo di Milano. La guida della Chiesa Ambrosiana si è rivolta ai fedeli in un Duomo gremito lanciando un messaggio di fiducia e speranza, invitando i milanesi ad aver fiducia nella luce e di rifuggire dalle tenebre che rischiano di avvolgerci in questi tempi difficili e incerti, pieni di contraddizioni. L'arcivescovo ha chiesto ai fedeli di lasciar cadere la maschera dell'ipocrisia per lasciare spazio alla verità.
"Mi hanno detto che la gente della mia città preferisce le tenebre alla luce: è insidiata dalla paura che venga alla luce ciò di cui si vergogna, teme che si scopra il lato di sé che vuole nascondere, è oppressa da sensi di colpa, da complessi di inadeguatezza, dal soffrire come una umiliazione la propria fragilità. – ha detto Delpini con parole chiare – Mi hanno detto che la mia città preferisce le tenebre alla luce, preferisce la maschera alla verità, preferisce l'apparenza artificiosa alla semplicità, preferisce narrare storie di progressi infiniti".
"Io, però – ha continuato – non mi rassegno, noi non ci rassegniamo a preferire le tenebre: siamo convocati per celebrare il mistero dell'irrompere della luce e accogliamo Gesù e nella sua luce vediamo la luce. E l'irradiarsi della sua luce, il diffondersi della sua gloria manifesta che le paure della mia gente non sono fondate, che la verità più profonda di noi stessi non è la desolazione per il male commesso, la vergogna per la parte di noi stessi che non ci piace".
Verità e luce che vanno cercati nel messaggio di Cristo: "Il mondo è stato fatto per mezzo di lui. Siamo fatti di luce, siamo fatti a immagine del Verbo pieno di grazia e di verità. Siamo autorizzati ad avere stima di noi stessi: abbiamo contemplato la sua gloria, gloria del figlio unigenito. A quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio".
Come da tradizione poi questa mattina Delpini ha vistato il carcere di San Vittore, dicendo messa per i detenuti e portando loro il conforto della chiesa. Presenti anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la vice Anna Scavuzzo e il direttore del carcere Giacinto Siciliano.