Prima della Scala, ecco il piano sicurezza: 700 agenti, cecchini e metal detector

Cecchini sul tetto, metal detector all'entrata, telecamere di sicurezza e circa 700 agenti in totale che sorveglieranno la Scala per la Prima di questa sera. Sarà uno dei concerti più blindati della storia del tradizionale appuntamento di Sant'Ambrogio che quest'anno, dopo i fatti di Parigi, verrà vissuto con qualche timore. "Sì, la vera differenza con gli altri anni e che quest'anno verranno controllati tutti i partecipanti all'evento, durante l'ingresso – racconta un dirigente di pubblica sicurezza – mentre altri provvedimenti, come i tiratori scelti e il dispiegamento di uomini e mezzi intorno alla Scala, sono gli stessi dell'anno scorso. D'altra parte se vogliamo che l'evento si realizzi in un clima di libertà, bisogna garantire alta sicurezza e al contempo mobilità". Le strade accanto al teatro saranno interdette al traffico, anche se, spiega ancora il dirigente, le macchine blu degli invitati saranno controllate solo a campione e non verranno perquisite. All'esterno della Scala, prevista anche quest'anno un sit in di protesta, ma i manifestanti verranno tenuti a distanza da transenne e ‘spazi di rispetto' , anche se si tratta più o meno degli stessi delle scorse edizioni, anche perché all'evento non parteciperanno né il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, né il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Se non fossi preoccupato sarei un irresponsabile ma tutto quello che c'era da fare lo abbiamo fatto e non solo per il 7 dicembre. Io dico ai milanesi e anche ai turisti ‘state tranquilli, è tutto a posto", ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a SkyTg24. Stasera andrà in scena il dramma lirico "Giovanna D'Arco" con musiche di Giuseppe Verdi e l'orchestra diretta da Riccardo Chailly.