Prescrizione, avvocati milanesi protestano contro Davigo e lasciano aula: “Vergogna!”
Il magistrato e membro del Consiglio superiore della magistratura Piercamillo Davigo ha partecipato oggi all'inaugurazione dell'anno giudiziario al Palazzo di Giustizia di Milano. Presenti, tra gli altri, anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Gli avvocati hanno messo in scena un'animata protesta contro Davigo che, in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano sulla riforma della prescrizione, aveva dato la colpa soprattutto ai legali per i processi troppo lunghi. Gli avvocati hanno esposto cartelli con articoli della Costituzione e sono usciti dall'aula magna quando Davigo ha cominciato a parlare. Un legale rimasto in aula ha urlato "vergogna" rivolto al magistrato, che è stato costretto a interrompere il suo intervento. La presidente della Corte d'Appello, Marina Anna Tavassi, ha cercato di stoppare sul nascere la contestazione: "Silenzio, altrimenti uscite dall'aula".
Avvocati milanesi protestano contro Davigo all'inaugurazione dell'anno giudiziario
"Questo non è un gesto contro il singolo Davigo, contro alcune idee che hanno frequentato i suoi ultimi discorsi. Noi non siamo contro di lui ma siamo a difesa dei diritti dei più deboli, degli ultimi, degli imputati e delle vittime, a favore della corretta applicazione dei principi costituzionali che sono quelli che abbiamo esposto nei nostri cartelli", ha spiegato il senso della protesta il presidente della Camera penale Andrea Soliani. "Usciamo dalla inaugurazione di questo anno giudiziario pronti a un nuovo confronto con tutti purché basato sulla reciproca legittimazione a essere interlocutori credibili e volto a contribuire alla celebrazione di un vero processo liberale, che, prima che efficiente, economico, sia giusto come la nostra Costituzione prevede", si legge in una nota ufficiale delle toghe milanesi. Secondo il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Luca Poniz, la protesta contro l'ex pm di Mani Pulite è un'iniziativa "gravemente impropria che vorrebbe negare la presenza stessa e la voce a un interlocutore, persino nella sua veste istituzionale.