Post di sostegno al popolo curdo: Facebook chiude anche la pagina del Pd provinciale di Lecco
Nessun messaggio, nessun avviso da parte di Facebook, ma solo l'improvvisa cancellazione della pagina del Pd provinciale di Lecco. Lo rende noto il responsabile comunicazione dei dem lecchesi che Michele Castelnovo che ha raccontato come la pagina sia stata oscurata dalla piattaforma social perché accusata di non rispettare "le condizioni delle pagine Facebook". Nessun altra spiegazione né approfondimenti di sorta sono stati forniti a Castelnovo che gestisce la pagina stessa: il pensiero però anche in questo caso vola ai diversi post di sostegno pubblicati sulla bacheca di "Pd provincia di Lecco", per il popolo curdo vittima dell'offensiva militare turca nella Siria del Nord. Poco dopo l'inizio degli attacchi infatti sulla pagina sono stati pubblicati e condivisi diversi articoli, post o foto, molti dei quali provenienti dalle pagine Facebook del partito nazionale del Pd o di quella del segretario del partito Nicola Zingaretti, a favore della causa curda. Poi il 15 ottobre l'improvvisa cancellazione giustificata da una nota del social network di Palo Alto che spiega: "Sembra che un'attività recente sulla tua Pagina non rispetti le Condizioni delle Pagine Facebook".
Facebook: chiuse diverse pagine a sostegno del popolo curdo
Castelnovo ha immediatamente contestato la cancellazione della pagina ai responsabili della community social senza però avere risposta. "Da ormai tre giorni la pagina Facebook del PD provincia di Lecco è stata oscurata senza che siano state fornite motivazioni e senza ricevere risposta al reclamo presentato" racconta il responsabile della comunicazione dei dem lecchesi. Intervistato da Fanpage.it Castelnovo ha accusato Facebook di aver cancellato la pagina proprio per i post in favore dei curdi: "Da quanto abbiamo avuto modo di apprendere, in questi ultimi giorni molte pagine hanno subito la stessa sorte per aver pubblicato post di sostegno al popolo curdo – ha detto a Fanpage.it – a quanto pare, infatti, per Mark Zuckerberg i curdi sono terroristi. Siamo al paradossale!".
Un fatto di gravità inaudita
Nei giorni scorsi infatti ha creato non poco scalpore la scelta di Facebook di chiudere alcune pagine di informazione indipendente che hanno espresso la propria solidarietà ai curdi in merito agli attacchi da parte dell'esercito turco, così come disposto dal presidente Erdogan. Si è trattato finora di pagine indipendenti appunto: se fosse confermata la stessa motivazione anche in questo caso, ci troveremmo di fronte alla chiusura totalmente arbitraria da parte del colosso dei social network di una pagina di un partito politico. Ora sarà comunque necessario attendere la risposta di Facebook in merito a quali siano state le motivazioni che hanno portato all'oscuramento della pagina. "Ci auguriamo che si tratti solo di un errore – ha concluso Castelnovo – in caso contrario, se il motivo è l'aver espresso sostegno al popolo curdo, saremmo davanti a un fatto di gravità inaudita".