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Pisapia vota sì al referendum e rilancia il centrosinistra: “Renzi parli con noi”

“Campo Progressista”: con questo nome Giuliano Pisapia lancia un soggetto di sinistra che raccoglie chi non si riconosce nel Pd ma vuole un’alleanza di centrosinistra. E a Renzi dice: “O con noi o con Verdini o Alfano”.
A cura di Valerio Renzi
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"Campo Progressista". Questo il nome del soggetto in cui l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, dopo aver votato ‘sì' al referendum costituzionale, vuole unire tutta la sinistra che che non si riconosce nel Partito democratico, ma che non ha rinunciato all'idea di un'alleanza di centrosinistra. Lo annuncia nel corso di un'intervista a la Repubblica in cui chiarisce però che una rinnovata alleanza potrà nascere ad una sola condizione: che Matteo Renzi e il Pd lascino da parte l'alleanza con i centristi di Alfano e Verdini.

Pisapia a Renzi: "Scelga: o la sinistra o Alfana"

Pisapia lancia la palla direttamente tra i piedi di Matteo Renzi: "I cittadini vogliono che ci sia un Parlamento che garantisca la governabilità, dove le mediazioni avvengano tra forze politiche che si riconoscono negli stessi valori e negli stessi principi. Oggi non è così, perché siamo in uno stato di necessità e non c'è una maggioranza alternativa a questa. Però le elezioni sarebbero, per il Pd, il momento decisivo per le sue scelte. Renzi dovrebbe scegliere se guardare a un'alleanza a sinistra, formando un centrosinistra, o un'alleanza con il Nuovo Centro Destra che trasformerebbe il Pd in un partito geneticamente modificato".

La sconfitta del ‘sì' al referendum

La sconfitta elettorale al referendum non sembra poi preoccupare l'ex sindaco arancione, che trova anzi conforto nei numeri per sostenere la necessità di una rinnovata alleanza: "Il 40 per cento del Sì contiene voti di centro-destra che certo non sarebbero disponibili per un'alleanza di centro-sinistra. Mentre nel 60 per cento del No ci sono tanti voti di elettori di sinistra che invocano l'unità del centrosinistra, e sono pronti a votare una coalizione che abbia questo segno".

Pisapia dice addio a Sel e Sinistra Italiana

E il suo ex partito Sel e la costituenda Sinistra Italiana? Non sembra interessare troppo Pisapia che lancia la sua convention: "Non verranno quelli che ritengono il Pd un partito geneticamente modificato e non ritengono possibile nessuna alleanza. Io rispetto la loro posizione, ma noi vogliamo dare voce alla grande richiesta di unità del centrosinistra che ho sentito girando per l'Italia".

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