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Pirellone, passa la mozione contro l’arrivo dei migranti nel campo base di Expo

Il Consiglio regionale lombardo ha approvato – con i voti della sola maggioranza – una mozione che impegna il governatore Roberto Maroni a opporsi, con ogni mezzo, al trasferimento di alcuni profughi e richiedenti asilo nell’ex campo base di Expo. Per il vicepresidente Cecchetti l’area deve tornare al comune di Rho e diventare un parco pubblico o va destinata a rhodensi e milanesi in difficoltà.
A cura di F.L.
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Il Consiglio regionale lombardo ha approvato – con i voti della sola maggioranza – una mozione che impegna il governatore Roberto Maroni a opporsi, con ogni mezzo, al trasferimento di alcuni profughi e richiedenti asilo nell'ex campo base di Expo. Si tratta di una prima risposta all'annuncio del sindaco di Milano Beppe Sala, che ha annunciato per il prossimo primo settembre l'arrivo dei primi 150 migranti nell'area che ha ospitato alcuni delegati e lavoratori del sito dell'Esposizione universale: "Maroni se ne faccia una ragione", aveva detto Sala.

A commentare l'approvazione della mozione è il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord): "Renzi e Sala vogliono allestire il più grande ghetto d’Europa nel campo base dell’area Expo. Noi non ci stiamo, Regione Lombardia si opporrà a questa decisione con tutti i mezzi possibili utilizzando anche atti forti e decisi e passando alle vie legali". Cecchetti ipotizza alcune misure che la Regione potrebbe prendere contro la società Expo (di cui Palazzo Lombardia è azionista): "Si può partire dalla sospensione della delibera con cui vengono erogati 8 milioni di fondi regionali alla società Expo per alcune opere infrastrutturali: prima di sbloccare quei fondi vogliamo garanzie sul futuro dell’area".

Cecchetti ha poi spiegato la propria contrarietà alla decisione presa dal governo e dal sindaco Sala: "Ufficialmente nel campo base potranno essere ospitati 576 clandestini, ma sistemando bene le camere c’è il rischio che questa cifra raddoppi arrivando a oltre 1100 clandestini. Ciò sarebbe devastante dal punto di vista dell’impatto sociale perché si creerebbe una sorta di nuova città a due passi dal centro di Rho e alle porte di Milano senza alcuna garanzia di controllo sulle persone che vi soggiorneranno, né certezze sui tempi di permanenza".

Secondo Cecchetti l'area del campo base di Expo "deve tornare al comune di Rho e diventare un parco pubblico, come peraltro previsto dagli accordi sottoscritti da comune e Regione, o eventualmente va destinato a rhodensi e milanesi in difficoltà in attesa di una sistemazione più dignitosa. Spiace – ha poi concluso Cecchetti – che i consiglieri regionali del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle non abbiano appoggiato la mozione, evidentemente sono d’accordo con questa scelta vergognosa che danneggerà i cittadini di Mazzo e di Rho".

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