Pio Albergo Trivulzio, ex manager condannati per la truffa delle case a prezzi scontati
Sono stati condannati a pene comprese tra i 6 mesi e i 2 anni e 10 mesi di reclusione gli ex vertici del Pio Albergo Trivulzio di Milano, accusati di una truffa da due milioni di euro con al centro la vendita di immobili di pregio dell'istituzione milanese a prezzi scontati. La pena più alta è stata inflitta all'ex presidente del Pat, Emilio Trabucchi. Due anni e tre mesi è stata invece la condanna per Guido Fontana, ex direttore generale. Stessa carica di Fabio Nitti, condannato invece a nove mesi.
Previsto anche un risarcimento da oltre 1,3 milioni di euro
Le pene più lievi sono state inflitte all'ex direttore del dipartimento tecnico Giovanni Iamele e all'ex manager della Sanità Antonio Mobilia, condannati rispettivamente a otto e sei mesi. Per Fontana e Trabucchi i giudici della IV sezione penale del tribunale di Milano hanno disposto anche un risarcimento di più di 1,3 milioni di euro alla nuova gestione del Trivulzio, che nel procedimento si era costituito parte civile. Altri imputati sono invece stati assolti dalle accuse.
Il Trivulzio, noto anche come Baggina, è la più importante istituzione milanese nel campo dell'assistenza agli anziani. Nata nel Settecento, col tempo grazie a lasciti e operazioni finanziarie ha acquisito un ingente patrimonio immobiliare in tutta la città. Nel 2011 scoppiò però lo scandalo delle case di lusso a prezzi bassi per vip e altri personaggi di rilievo: agli ex manager del Pat è contestato proprio di averli favoriti manipolando o turbando le procedure di dismissione di alcuni immobili.