Piazza Duomo si rifà il look: al via il restyling di edicole e baracchini
Addio alle bancarelle ambulanti in piazza Duomo. D’ora in poi edicole e postazioni mobili di ristoro avranno un nuovo look e, soprattutto, delle nuove regole. In vista dell’Esposizione universale del prossimo maggio, Palazzo Marino ha deciso di liberare, o per meglio dire riordinare, gli spazi della piazza più visitata della città. Una pulizia bella e buona, che tra rimozioni, concessioni scadute e ricollocazioni, ha visto sparire circa un centinaio di furgoncini in piazza Duomo: "Abbiamo cercato di riportare una situazione straordinaria, ma non nel senso positivo del termine, su un piano ordinario, sia dal punto di vista normativo che del decoro. Questo deve valere sempre, ma averlo fatto in tempo per Expo è un bel segnale", ha spiegato Franco D’Alfonso, assessore comunale al Commercio e membro del comitato che da un anno lavora al restyling della piazza.
Nuovo look per edicole e rivendite della lotteria
Pochi giorni prima dello scadere del 2014, il Comune aveva stabilito i criteri di un nuovo bando per assegnare 83 nuove postazioni di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande, a eccezione però delle bancarelle d’abbigliamento – tanto che nel bando è prevista una forma di incentivo per chi convertirà la sua bancarella di abbigliamento in una di altro tipo -, in nuove zone, periferiche e non. A ogni modo, rimosse le bancarelle, resistono i cosiddetti "duomini", i famosi venditori di caldarroste e cocco che si sono via via adeguati alle richieste di Palazzo Marino, sostituendo i vecchi mezzi con altri ecologici e spostandosi per la maggior parte nelle vie che sboccano su corso Vittorio Emanuele e piazza Duomo. Idem per le edicole, che, grazie ai corsi di formazione del Touring club italiano, si trasformeranno per l’Expo 2015 in Infopoint per i turisti.
Ultimo, non per importanza, sarà il restyle dei tredici famosi venditori non vedenti di gratta e vinci e biglietti della lotteria, che avevano ottenuto in modo del tutto esclusivo la concessione nel lontano dopoguerra. Dopo varie segnalazioni di falsi ciechi, il Comune ha deciso di firmare un protocollo con l’Istituto dei ciechi affinché sia quest’ultimo a controllare a chi spettino le singole postazioni. Inoltre, i baracchini in molti casi mai ammodernati, da cinquant’anni a questa parte, verranno finalmente modificati e resi più “turistici”, con souvenir e guide turistiche in vendita.