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Piazza Duomo deserta e messa con le mascherine: a Milano una domenica delle Palme mai vista

La cattedrale deserta e le autorità religiose e civili con la mascherina sul viso. Sono le immagini di una domenica delle Palme a Milano come non si era mai vista prima. A causa delle disposizioni contro il coronavirus, la messa in Duomo è stata celebrata dall’arcivescovo Mario Delpini, con il volto coperto, alla presenza soltanto del sindaco Giuseppe Sala, del presidente della Lombardia Attilio Fontana e del prefetto Renato Saccone, invitati in rappresentanza di tutta la popolazione.
A cura di Simone Gorla
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Piazza Duomo deserta nella domenica delle Palme e Mario Delpini, arcivescovo di Milano (LaPresse)
Piazza Duomo deserta nella domenica delle Palme e Mario Delpini, arcivescovo di Milano (LaPresse)
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Una città spettrale, Piazza Duomo deserta, le autorità civili e religiose con il volto coperto dalla mascherina: è stata una domenica delle Palme inedita per Milano a causa delle misure restrittive contro il coronavirus.

Milano, messa deserta in Duomo per la domenica delle Palme

Le immagini emblematiche di questa messa mai vista prima sono quelle che immortalano con le mascherine sul viso l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini e il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Lombardia Attilio Fontana e il prefetto Renato Saccone, questi ultimi seduti a distanza in una cattedrale vuota. Sindaco, governatore e prefetto sono stati invitati in rappresentanza di tutta la popolazione di Milano per una celebrazione che tradizionalmente porta in cattedrale migliaia di fedeli. Da oggi in tutta la Lombardia sono scattate le nuove disposizioni che impongono l'uso dei dispositivi di protezione, mascherina o "in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca", previste da un'ordinanza della giunta regionale per limitare la diffusione della malattia covid-19.

Delpini: Siamo alleati nell'emergenza

"Siamo alleati in questo momento di emergenza, in questo desiderio di speranza". Lo ha detto monsignor Delpini durante la messa celebrata senza fedeli. Secondo l'arcivescovo, "siamo insieme nell'offrire forme di solidarietà alla popolazione" non solo la Chiesa Cattolica e i cristiani ma anche anche "la comunità ebraica e tutte le altre comunità religiose" per alimentare la "spiritualità che è necessario come lo sono i gesti concreti delle cure per i malti, la pietà per i i morti e la solidarietà per i bisognosi", ha aggiunto Delpini, che dopo la celebrazione ha regalato a sindaco, presidente e prefetto una colomba, simbolico dono a tutta la città.

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