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Piano City Milano reinventato causa Coronavirus: “Portiamo la musica dal vivo a casa delle persone”

L’emergenza Covid ha ridisegnato la vita e il calendario di Milano. Tra le iniziative rinviate, anche l’attesa nona edizione di Piano City Milano, posticipata a data da destinarsi. Gli organizzatori, però, hanno voluto porre un rimedio per arrivare ugualmente nelle case dei milanesi portando la musica del pianoforte dal vivo, dando vita a Piano City Milano Preludio 2020. Fanpage.it ne ha parlato con la direttrice esecutiva Manuela Rosignoli.
A cura di Filippo M. Capra
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(Repertorio Piano City Milano)
(Repertorio Piano City Milano)
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Milano è cambiata e con lei anche tutte le iniziative che erano in programma per il 2020. Tra rinvii, spostamenti, rimodulazioni e riprogrammazioni, lo svago dei cittadini milanesi ha dovuto adattarsi ai tempi e alla nuova vita imposta dal Coronavirus. Ma non tutto è da considerarsi perduto. Come ad esempio Piano City Milano, che ha dovuto posticipare la sua nona edizione aperta al pubblico, ma ha trovato un modo per arrivare ugualmente ai cittadini del capoluogo lombardo senza mettere a rischio la loro incolumità. Così è nato Piano City Milano Preludio 2020 che partirà domani sera, venerdì 22 maggio, sino a domenica 24. Per capire cos'è e come si articola, Fanpage.it ha contattato la direttrice esecutiva Manuela Rosignoli.

Manuela, siete arrivati quasi con l'acqua alla gola ma siete riusciti ad essere pronti per il via di domani.

Sì, è stata una fatica ma è stato piacevole considerando il risultato ottenuto.

In quanto tempo siete riusciti a riorganizzare tutto?

In due settimane, dopo un periodo di dialogo con il Comune e l'assessore, che hanno fatto sì che tutto potesse funzionare. Con lo smartworking è stato tutto più complicato, però siamo contenti del risultato.

Quanti mesi di lavoro avete concentrato in 14 giorni?

Avevamo il programma artistico quasi confermato a fine febbraio, abbiamo passato il primo periodo a capire cosa si poteva fare e cosa no. Poi abbiamo deciso di posticipare il tutto, ma nel mentre ci dispiaceva perdere il nostro segnale per la città, che è una tradizione ormai per il mese di maggio, e quindi abbiamo riorganizzato il programma rendendolo fruibile in streaming e abbiamo tenuto una parte fisica simbolica in strada. Questa è stata la parte più delicata da concordare insieme al Comune, perché ovviamente si è tutti molto attenti a non creare assembramenti, a rispettare le regole e a non mettere in pericolo nessuno. Ci avvarremo dell'utilizzo di risciò.

Come si svilupperà questa parte dell'iniziativa?

I mezzi si muoveranno in alcuni quartieri per lo più in orario serale, per evitare problemi di traffico o momenti in cui le persone possono essere più presenti in strada e creare assembramenti. Portiamo la musica come se fosse un delivery a casa delle persone, dal vivo. Ci sarà del personale in supporto, ora concorderemo il percorso insieme ai vigili.

Il risciò si fermerà o condurrà una corsa lenta e costante?

L’idea è quella di lasciarlo in movimento tutto il tempo: una persona pedalerà e l'altra suonerà, lasciando così una scia di musica lungo le strade.

E per le dirette streaming degli altri concerti come siete organizzati? In quali luoghi suoneranno gli artisti?

Ci sono alcuni luoghi che avrebbero dovuto far parte del festival di quest'anno o che comunque sono stati luoghi importanti per Piano City nelle passate edizioni. Ci sono molte sedi comunali, come il museo del Novecento o casa Boschi Di Stefano, piuttosto che i giardini della Gam dove noi tenevamo tutti i grandi concerti. Sono posti che ovviamente restano chiusi al pubblico, ma hanno un valore simbolico. Altri luoghi sono stati scelti perché ci ricordavano momenti speciali o perché erano nel quartiere che ci interessava toccare, come il museo Poldi Pezzoli, che è una casa museo straordinaria che ha riaperto da poco al pubblico, piuttosto che i Bagni Misteriosi.

Per quanto riguarda la regia, come è organizzata?

Noi avremo una regia a monte che organizzerà tutti gli interventi, ma tendenzialmente sarà un'inquadratura fissa. Questo perché volevamo contenere il più possibile il numero di persone che accede agli spazi, anche tra i nostri collaboratori.

I concerti live si accavalleranno l'un l'altro o se una persone segue una diretta è certa di non perderne un'altra?

Abbiamo avuto una risposta molto generosa da parte degli artisti ma siamo riusciti a organizzare i concerti in modo tale che si svolgano uno dopo l'altro. Partiamo alle 19 di domani, venerdì 22 maggio, e i pianisti suonano in successione fino alla sera di domenica 24. Ci saranno live anche la notte e all'alba. Siamo riusciti a fare un palinsesto che rispettasse quella continuità dei concerti non stop che ci caratterizza. L’unica cosa in contemporanea saranno i risciò in diverse zone della città.

L’edizione normale per quanto è stata posticipata?

Non sappiamo ancora, stiamo cercando di capire quando ci saranno le condizioni. Noi ci teniamo a poter organizzare il festival come abbiamo sempre fatto, ci siamo dati anche l'autunno come orizzonte.

Un peccato con questo clima mite milanese.

È vero, però anche durante l'edizione passata nonostante le ingenti piogge il pubblico ha risposto benissimo. Abbiamo il privilegio di avere un pubblico straordinario che ci trasmette un'energia incredibile e l'anno scorso ce lo ha dimostrato.

Per quanto riguarda gli sponsor, fonte economica unica dell'edizione, essendo tutto ad accesso gratuito, avete subìto delle perdite? Considerata la riprogrammazione del tutto…

Abbiamo avuto la fortuna di avere due partner storici che ci hanno seguito in questa avventura con grande entusiasmo. I costi sono variati e non tutte le aziende per motivi di policy relativi all'emergenza hanno veicolato nuovi budget sulle nuove attività. Ma il riscontro è stato positivo e di supporto.

Per il programma di Piano City Milano Preludio 2020, si possono trovare tutte le info qui.

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