Piacenza, ingerisce cocaina a 13 mesi e finisce in coma: procura apre inchiesta per lesioni colpose
La procura di Piacenza ha aperto un'inchiesta per lesioni colpose dopo che un bambino di 13 mesi è finito in coma dopo aver ingerito della cocaina: il piccolo è stato ricoverato nella notte tra sabato e domenica scorsi dopo che nel pomeriggio aveva iniziato a stare male. Malessere al quale erano seguite delle convulsioni e poi il ricovero in ospedale e il trasporto d'urgenza al Civile di Brescia: il bimbo è poi entrato in coma dopo una grave crisi. A distanza di cinque giorni le sue condizioni sono migliorate ed è uscito dal reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Brescia, dove si trova però ancora ricoverato costantemente sotto osservazione. Secondo quanto comunicato dai medici le sue condizioni sarebbero gravi ma non sarebbe più in pericolo di vita.
Aperta un'inchiesta in procura per lesioni colpose
Intanto continuano le indagini dei carabinieri coordinate dal pubblico ministero Matteo Centini per cercare di ricostruire quanto accaduto nel pomeriggio di sabato e soprattutto come il piccolo sia venuto a contatto con la droga. Il capo della Procura di Piacenza, Salvatore Cappelleri, ha definito la vicenda molto seria: "È un fatto gravissimo", ha commentato rispetto all'apertura del fascicolo, al momento senza indagati. Gli elementi principali finora sono quelli forniti dai genitori del piccolo e dalla nonna: il bimbo sabato 15 giugno era al parco con la nonna ai Giardini Margherita, un pomeriggio all'aria aperta prima di tornare a casa, poi il malessere dopo qualche ora. Il piccolo secondo i genitori avrebbe trovato la bustina contenente droga a terra nel parco pubblico e ne avrebbe ingerito il contenuto. Racconto che dovrà essere verificato dai militari così come la posizione dei genitori che pare non abbiano mai avuto problemi di droga.