Pendolaria 2014, la Bergamo-Milano tra le peggiori linee ferroviarie italiane

C'è anche la Lombardia nella classifica sulle peggiori tratte ferroviarie stilata da Legambiente. La linea Bergamo-Milano è al terzo posto, dietro la Roma Termini-Ciampino-Castelli Romani e la Circumflegrea a Napoli, in quello che è un vero e proprio "inferno" per milioni di pendolari. Proprio dalle loro denunce e proteste è partita, come di consueto, la campagna "Pendolaria 2014", che ha permesso di fare luce sulla situazione del trasporto locale in tutta Italia. Tra viaggi infernali, vagoni senza riscaldamento, con vetri o porte rotte, sedili distrutti e tanta, troppa sporcizia, non si tratta certo di un bel viaggiare. Non solo: minuti, e a volte ore, di ritardo, sintomo di una situazione, che, come dichiarato da Legambiente, rispecchierebbe il poco lavoro degli ultimi anni di Regioni e Governi. A complicare la situazione, comunque, ci hanno pensato anche i continui tagli al servizio ferroviario, che dal 2010 ad oggi corrispondono ad almeno il 6,5 per cento.
Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, ha affermato: "Altro che Sblocca Italia: per i pendolari il servizio, in larga parte delle Regioni, è andato peggiorando e continuerà a vedere tagli per la riduzione e l'incertezza delle risorse. Per quei tre milioni di cittadini che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o gli studenti per raggiungere scuole e università, la situazione diventa sempre più difficile a causa di treni troppo spesso vecchi, lenti e in ritardo. Di fronte a questa vera e propria emergenza nazionale, occorre un cambio di rotta della politica. È vergognoso che il Governo non intervenga e che gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio siano talmente risibili da non arrivare in media nemmeno allo 0,35 per cento dei bilanci".
La Lombardia in classifica per la tratta Bergamo-Milano
Come ha evidenziato il Rapporto Pendolaria, che Legambiente presenterà ufficialmente il prossimo 18 dicembre, rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25 per cento e le Regioni, a cui sono state trasferite le competenze sui treni pendolari, non hanno investito in alcun modo. Non fa eccezione la Lombardia, che si vede tra i protagonisti in negativo della classifica a causa della situazione assai critica della tratta Bergamo-Milano. Nonostante i recenti potenziamenti ed i consistenti investimenti sulla linea, realizzati con il quadruplicamento del tratto Milano-Treviglio e con il raddoppio della Treviglio-Bergamo, sulla linea i treni continuano a viaggiare a una velocità media di 60 km orari, in pessime condizioni, con carrozze sporche e sovraffollate. I tempi di percorrenza, denuncia il rapporto, sono gli stessi di 30 anni fa. Una situazione che preoccupa, non poco, anche in vista dell'Esposizione universale del prossimo anno a Milano. Oltre alla Bergamo-Milano, al terzo posto fra le linee peggiori, la Lombardia compare in classifica anche al decimo posto, per la tratta Cremona-Piacenza. Non si tratta di un treno, perché su questo percorso il treno è stato clamorosamente cancellato dalla fine del 2013, lasciando spazio a un servizio bus sostitutivo che impiega 20-30 minuti in più per completare il tragitto.