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Pavia, scoperti due prestanome intestatari di 100 auto: uno riceveva pure il Reddito di cittadinanza

Due uomini di 37 e 41 anni sono stati denunciati dalla guardia di finanza di Pavia in quanto facevano da prestanome per altri individui che volevano restare nell’anonimato. Ai due sono risultate intestate circa cento automobili, molte delle quali servivano a soggetti poco raccomandabili per compiere reati senza lasciare tracce. Uno dei due uomini denunciati era anche percettore del Reddito di cittadinanza.
A cura di Filippo M. Capra
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Due uomini di 37 e 41 anni sono stati denunciati dalla guardia di finanza di Pavia. Facevano da prestanome per altri individui che volevano restare nell'anonimato per poter continuare a delinquere indisturbatamente. I due, un cittadino di origini romene e l'altro di origini camerunensi, risultavano ufficialmente commercianti di veicoli ma dietro all'attività di facciata prestavano la loro identità per farsi intestare un totale di circa cento automobili per permettere ad altre persone poco raccomandabili di poterle usare. Con i veicoli prestati dai due, questi individui riuscivano a commettere reati senza lasciare tracce.

Il 41enne percepiva anche il Reddito di cittadinanza

M.M.D. e V.M.S., rispettivamente il 37enne romeno e il 41enne camerunense, guadagnavano grazie alle intestazioni fittizie senza versare un euro nelle casse dello Stato. Questo dettaglio spiega come l'attività commerciale di cui si credeva fossero intestatari, in realtà non sia mai esistita. Anche la Motorizzazione civile e il Pra (Pubblico registro automobilistico) sono stata beffati dal comportamento dei due che sono riusciti a convincerli dell'effettiva proprietà delle auto in questione in molteplici occasioni. Inoltre, come comunicato dalle fiamme gialle, è stato scoperto che "il cittadino camerunense era da tempo percettore del Reddito di cittadinanza pur non avendone titolo". Questo ha indotto i finanzieri a denunciarlo alla procura della Repubblica di Pavia e a segnalarlo all'Inps che ora dovrà provvedere a revocargli il sussidio e a recuperare la somma di denaro sinora ricevuta dal 41enne: circa ottomila euro. Dopo la denuncia, la guardia di finanza ho bloccato le attività commerciali dei due così da poter impedire la vendita di alcune vetture e l'eventuale acquisto di altre. Inoltre, le medesime sono state cancellate dal Pra. Qualora fossero rinvenute altre automobili riconducibili ai due, sarebbero automaticamente sequestrate.

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