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Pavia, passeggeri senza biglietto si proclamano “cittadini del mondo” e bloccano un treno

Quattro passeggeri dell’intercity Milano-Ventimiglia hanno, di fatto, bloccato il treno per quaranta minuti, rifiutando di fornire le proprie generalità una volta scoperti senza biglietto: si definivano infatti “cittadini del mondo” e, come tali, rifiutando di farsi identificare. Alla fine sono stati fatti scendere dai carabinieri e denunciati per interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le generalità.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Salgono sull'intercity Milano-Ventimiglia senza biglietto e poi, per impedire di essere identificati, bloccano il treno per quaranta minuti: è accaduto durante il passaggio del treno alla stazione di Pavia. Quattro le persone coinvolte: un ventiseienne di Ancora, due trentasettenni di Savona e di Messina, ed un quarantatreenne di Verona, tutti denunciati dai carabinieri per interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le generalità.

I quattro, sorpresi dunque senza l'obbligatorio titolo di viaggio, non solo non hanno infatti fornito informazioni sulla loro identità, ma hanno sostenuto di essere "cittadini del mondo", esibendo un foglio plastificato definito "autodeterminazione" ed affermando di essere "soggetti di diritto internazionale pregiuridico", "ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria" e perfino "stati di se stessi". Non contenti, hanno dunque deciso di protestare dicendo che un controllo nei loro confronti rappresentasse un "attacco ad uno Stato libero perseguibile dalla corte mondiale". Il tutto per viaggiare gratis. Ma i carabinieri, per nulla "intimoriti" da questi giri di parole, li hanno comunque fatti scendere dal treno: per i quattro "cittadini del mondo" è scattata così la denuncia.

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