Il mistero di Luciana, sparita dalla casa-discarica. La lettera: “Morirai a Natale”
Gambolò è un paesino di 10mila anime nella provincia di Pavia, in Lombardia da mesi ormai protagonista fisso del programma Chi l'ha visto? per il caso di Luciana Fantato. La 59enne, moglie e mamma di due figli ormai ventenni è scomparsa dalla sua casa di via Gazzera il 10 novembre 2017, senza portare con sé nulla che lasciasse pensare a una ‘fuga'. Poco prima di uscire, si era addirittura preoccupata di lasciare un biglietto al marito e i due figli con le istruzioni per la lavatrice.
Sullo sfondo della scomparsa, denunciata immediatamente dal marito Pierino Marcantognini, si delinea presto uno scenario familiare problematico e conflittuale. Luciana era in contrasto con il marito a causa dell'abitudine di questi ad accumulare oggetti di tutti i tipi (buste, cataste di giornali e ogni genere di oggetto che Pierino ha portato a casa) fino a riempire tutta l'edificio, compresa l'aia esterna. Un'attitudine che, secondo quanto riportato dai vicini di Luciana, sconfina nella patologia e che la donna soffriva molto.
Il rapporto con la figlia
Non mancavano conflitti anche con la figlia Marta, recentemente accolta in casa insieme al suo bimbo e con la quale vi erano stati dissapori riguardo alla frequentazione con un uomo di etnia Sinti, con il quale la giovane era andata a convivere in un immobile di proprietà di Luciana.
Il delitto
La storia di Marta e del suo compagno si era tinta di nero, quando, dopo aver organizzato dietro compenso, un finto matrimonio tra la fidanzata e Driss Sabiri, 30enne, marocchino in cerca di un escamotage per ottenere il permesso di soggiorno, il compagno di Marta aveva cominciato a temere che tra i due fosse nata una vera relazione. Proprio per questo aveva deciso di affrontare Sabiri insieme a suo fratello, un incontro che si è concluso con l'omicidio a fucilate del malcapitato Sabiri. Dopo quei fatti il compagno di Marta è stato condannato all'ergastolo, mentre suo fratello, anche lui condannato per omicidio volontario è morto suicida in carcere.
Le lettere minatorie
Il tragico epilogo della convivenza ha riportato Marta nella casa dei suoi, dove si è trasferita insieme al bimbo nato dalla relazione. In quel periodo, circa tre anni prima della scomparsa di Luciana, un misterioso stalker ha cominciato a perseguitare la famiglia Fantato minacciando Luciana, obiettivo principale del suo odio.
Ti ho preparato una bella bara per Natale
Scrive il misterioso stalker in uno dei tanti messaggi che ruotano sempre intorno alle minacce di morte. Dopo un po' le lettere cessano e la famiglia torna nella propria, per quanto burrascosa, normalità fino alla scomparsa di Luciana, il 10 novembre 2017.
L'epilogo
Sono ormai quasi tre mesi che la casalinga 59enne, mamma e nonna di un bimbo di tre anni, è scomparsa dalla provincia pavese, ma di lei non è mai arrivata alcuna notizia. Non ha documenti e non ha portato con sé denaro, ciononostante gli inquirenti propendono per l'ipotesi dell'allontanamento volontario. Restano tuttavia due ipotesi, entrambe terribili: la prima è che Luciana sia rimasta vittima di un malintenzionato; la seconda, che abbia potuto farsi del male da sola.