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Pavia, il ministro Centinaio all’inaugurazione dell’anno accademico: la protesta degli studenti

Protesta degli studenti questa mattina all’Università di Pavia, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. All’evento ha partecipato il ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, della Lega, ex studente dell’Ateneo. L’Unione degli universitari: “Riteniamo inopportuna e offensiva questa scelta: il ministro è una figura controversa e divisiva”.
A cura di Redazione Milano
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La protesta degli studenti (dalla pagina Facebook di Udu - Unione degli universitari Pavia)
La protesta degli studenti (dalla pagina Facebook di Udu – Unione degli universitari Pavia)

Proteste questa mattina all'Università di Pavia, dove era in programma la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. All'evento il rettore Fabio Rugge aveva deciso di invitare il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, della Lega. L'invito aveva suscitato aspre critiche da parte di alcuni tra gli studenti e i professori dell'Ateneo, critiche che sono sfociate oggi in una manifestazione di protesta nel cortile dell'università, davanti all'Aula magna. In un comunicato gli studenti dell'Udu (Unione degli universitari) avevano spiegato: "Riteniamo inopportuna e offensiva questa scelta: l’etimologia della parola ‘Università​​' ci suggerisce da sempre il​ carattere inclusivo​​, di ​integrazione ​​e di ​scambio culturale che essa stessa rappresenta. Riteniamo che il Ministro, al contrario, sia una figura quanto più controversa e divisiva possibile: durante la sua carriera politica è spesso venuto meno a quei valori, assumendo atteggiamenti discriminatori, prima nei confronti dei cosiddetti ‘terroni' – che, ricordiamo, rappresentano una grande parte degli studenti fuorisede – per poi mutare insieme al suo partito scagliandosi contro gli immigrati, le coppie omosessuali e qualunque forma di diversità".

Dall'Udu avevano poi ricordato alcuni degli episodi più controversi (e deprecabili) del passato di Centinaio, che è stato invitato dal rettore sia come esponente del governo sia in quanto ex studente dell'Università pavese: "‘Terrone di m***a' e ‘infame' furono gli appellativi usati per definire l’allora Presidente del Senato Pietro Grasso, nonché relatore dello scorso anno, durante una discussione in Parlamento sullo Ius Soli. Altri esempi del lessico forbito del nostro Ministro ci vengono dalla sua esperienza pavese: nella nostra città si è particolarmente distinto con ‘goliardate tra amici' quali la mail ‘terronsgohome@yahoo.it', rapporti molto discutibili con esponenti di Forza Nuova che lo definiscono ‘l’amico Centinaio' e la stigmatizzazione dei ragazzi frequentanti l’ex centro sociale ‘Barattolo' con appellativi quali ‘zecche' e ‘cacche'".

Da qui la protesta andata in scena questa mattina: "Questa cerimonia di inaugurazione si è dimostrata ancora più vuota e autocelebrativa non permettendo ai rappresentanti degli studenti degli organi maggiori (Senato Accademico, CdA) di occupare i posti sempre riservati a loro negli scorsi anni. L'Aula Magna quest'anno era piena di docenti e autorità esterne all'università, ma la componente studentesca era completamente assente. La nostra scelta, per questo, è stata quella di lasciare l'aula subito dopo il discorso del Presidente degli Studenti, Gaia Gaino, e di continuare parallelamente il presidio nel Cortile della sede centrale dell'Università". Alle proteste degli studenti si è aggiunta quella dell'ex ministro dell'Interno ed ex vicepresidente del Csm (consiglio superiore della magistratura) Virginio Rognoni, che ha disertato la cerimonia esprimendo il proprio dissenso per la presenza di Centinaio, definito un ministro "che cavalca una pericolosa deriva antieuropeista". L'esponente leghista del governo, dal suo canto, ha liquidato così le proteste: "Sono questioni che non mi interessano".

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