Parabiago, uccise la moglie con 11 coltellate: condannato a 16 anni di carcere
La Corte d'Assise di Milano ha confermato la condanna a 16 anni di carcere per Zahir Sadigue, l'uomo di 37 anni che il 17 dicembre del 2018 ha ucciso la moglie con undici coltellate al cuore, al polmone, al fegato e allo stomaco, dopo l'ennesimo raptus di gelosia a Parabiago (Milano). L'uomo, come stabilito dalla magistratura, ha trascinato la moglie davanti ai figli fino al bagno armato di coltello da cucina e lì ha consumato l'omicidio.
L'assassino dovrà versare 100mila euro a testa ai figli rimasti orfani della madre
Il 37enne, un pakistano, era stato condannato in primo grado con rito abbreviato, che riduce di un terzo la pena, a 16 anni. I due figli, uno di 17 mesi e l'altro di 5 ai tempi del crimine, rimasti orfani di madre, sono stati affidati agli zii dell'uomo. Oltre alla pena di 16 anni di carcere, Sadigue dovrà anche versare 100mila euro a ognuno dei suoi eredi oltre a 50mila euro per i genitori e la nonna della moglie, la 33enne Simona Forelli. I due si erano sposati nel 2012 nel Paese d'origine del carnefice della donna per cui i suoi difensori difensori avevano chiesto le attenuanti generiche e che gli fosse tolta l'imputazione di abbandono di minore. Il sostituto procuratore generale di Milano, Maria Vulpio, però, ha trovato impossibile accogliere tali richieste. Dopo l'omicidio della donna, infatti, Sadigue lasciò l'abitazione e con essa i due bambini. Si presentò solo un'ora più tardi in caserma per costituirsi e ammettere l'atroce crimine che aveva commesso poc'anzi.