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Palazzolo (Brescia): finto corriere sparisce con 21mila euro di merce

Si presenta come corriere, carica la merce nel furgone e sparisce: colpo da 21mila nel Bresciano. Vittima un imprenditore di Palazzolo, che ha consegnato 95 pacchi di cinture pregiate ad un finto corriere, che avrebbe dovuto portarle a Treviso. La denuncia ai carabinieri di Cazzago San Martino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Un finto corriere è riuscito a farsi consegnare 21mila euro di merce e poi è sparito nel nulla. E' accaduto a Palazzolo, nel Bresciano. La vittima del raggiro è un imprenditore locale che gli ha affidato quasi cento pacchi di prodotti convinto si trattasse del vero corriere, ed invece suo malgrado li ha consegnati ad un malvivente che, dopo aver caricato tutta la merce, si è dato alla macchia con il prezioso carico.

L'episodio è accaduto lo scorso 12 marzo ma è stato reso noto solo in questi giorni, quando è emerso l'inghippo e con la merce che non è mai arrivata a chi di dovere. Tutto si è svolto come se nulla fosse: l'imprenditore ha raccontato di avere utilizzato il classico sistema di prenotazione online del proprio vettore per far arrivare il corriere a ritirare i pacchi, ben 95 colli da un peso complessivo di 999 chili di merce in cinture pregiate che sarebbero dovute giungere a Treviso, ed ha atteso quindi il suo arrivo. E così è stato: dal vettore è giunta conferma che di lì a poco sarebbe arrivato il corriere, come poi è effettivamente accaduto. Ma quel corriere era in realtà un impostore, che una volta caricata la merce si è dileguato. L'imprenditore ha sporto denuncia ai carabinieri di Cazzago San Martino, che ora indagano sulla vicenda. Nessuna pista al momento è escluso, anche se la merce potrebbe ormai essere già finita nel circuito del mercato nero e sulle bancarelle. Un episodio che conferma ancora una volta come i malviventi siano sempre più "intraprendenti" nei loro colpi: già in passato vi erano stati casi simili, con finti corrieri che caricavano merce (quasi sempre abbigliamento) e poi sparivano nel nulla, con i titolari di negozi e fabbriche che si accorgevano dell'inghippo solo quando giungeva il vero corriere oppure quando la merce si scopriva mai arrivata a destinazione.

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