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Paderno, blitz “Bianco Natale”: sequestrati 12 chili di cocaina e 400mila euro, due arresti

Un corriere della droga e l’acquirente sono stati bloccati dai carabinieri a Paderno Dugnano (Milano) durante una compravendita; i due sono stati arrestati e sono stati recuperati 12 chili di cocaina e 400mila euro in contanti. La coppia pedinata dai carabinieri di Desio (Monza) fino al luogo dello scambio, nella sera della Vigilia di Natale.
A cura di Nico Falco
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immagine di repertorio
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Sembrava essere andato tutto bene: trattative riuscite, luogo dello scambio concordato, e si erano presentati entrambi. Uno con la droga, l'altro coi soldi. Dodici chili di cocaina, da pagare 400mila euro. Appuntamento la sera della Vigilia di Natale. Ma, quando stavano per concludere l'affare, sono saltati fuori anche i carabinieri: stupefacenti e denaro sequestrati, e per loro sono scattate le manette. L'arresto è stato eseguito dai militari di Desio (Monza), che stavano già indagando su quel traffico di stupefacenti ed erano riusciti a ricostruire i contorni dello scambio; il blitz è stato chiamato "Bianco Natale".

Il corriere e l'acquirente si erano incontrati a Paderno Dugnano per la compravendita di una grossa partita di droga: 12 chili di cocaina, ancora da dividere in dosi, che avrebbero probabilmente rifornito le piazze di spaccio della provincia di Monza. Del trasporto se ne era occupato un 24enne tedesco, mentre a comprarla doveva essere un italiano di 35 anni, che aveva addosso 400mila euro. I due, però, erano stati già individuati dalle forze dell'ordine e sulle loro tracce c'erano i carabinieri. Dopo averli intercettati a Varedo (Monza), i militari li avevano seguiti a distanza fino a Paderno Dugnano (Milano), il luogo dello scambio. Hanno aspettato che i due, senza sospettare nulla, si incontrassero e si accordassero per gli ultimi dettagli. E, quando hanno mostrato soldi e stupefacenti, li hanno circondati.

La cocaina sarebbe costata poco più di 33mila euro al chilo, rivenduta al dettaglio avrebbe fruttato più di un milione e mezzo di euro. Ora le indagini puntano a scoprire il mercato a cui era destinata, da dove arrivava e, soprattutto, i gruppi criminali che hanno finanziato la "puntata".

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