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Operazione della guardia di finanza di Brescia: 32 arresti, 157 chili di droga sequestrati

Vasta operazione antidroga della guardia di finanza di Brescia in diverse province del Nord Italia. Trentadue le persone arrestate: gestivano un traffico di stupefacenti dall’Albania, dalla Spagna e dall’Olanda verso l’Italia. Sequestrati 157 chili di droga tra cocaina, hashish e marijuana: sul mercato avrebbero fruttato sei milioni di euro.
A cura di Redazione Milano
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Trentadue arresti e 157 chili di stupefacenti sequestrati. Questi i numeri di una vasta operazione antidroga condotta nelle ultime ore dalla guardia di finanza di Brescia, ma che riguarda diverse province del Nord Italia. Le indagini sono state coordinate dalla procura della Repubblica di Bergamo e hanno portato alla scoperta di un'organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, hashish e marijuana. La droga giungeva in Italia da diversi Paesi europei, come Spagna e Olanda, ed extra europei come l'Albania. E sono per lo più di nazionalità albanese le persone che sono state arrestate dalle Fiamme gialle. Le misure cautelari sono state eseguite non solo nelle province lombarde di Brescia, Bergamo e Monza, ma anche a Reggio Emilia, in Emilia Romagna, e in Veneto a Bolzano.

Inchiesta ‘Sottosopra': in manette 32 persone, sequestrati oltre 150 chili di droga

L'inchiesta condotta dalla guardia di finanza bresciana su mandato della procura bergamasca è stata denominata "Sottosopra". Oltre alle 32 persone arrestate l'operazione ha portato anche al sequestro di un ingente quantitativo di droga, pari a circa 157 chili. Se immessa sul mercato la droga sequestrata avrebbe potuto fruttare ai trafficanti arrestati un guadagno illecito pari a circa sei milioni di euro.

Nel territorio bergamasco un centro di smistamento dello stupefacente

Nel corso delle indagini gli investigatori hanno trovato e sequestro quadernoni e fogli manoscritti all’interno dei quali erano riportati conteggi, quantitativi e nominativi. Una contabilità che ha permesso di ricostruire il giro d’affari derivante dal traffico di droga, per centinaia di chilogrammi di cocaina, gestito da tempo dai fratelli albanesi operanti nella bergamasca. Il territorio orobico, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era diventato un vero e proprio centro di smistamento dello stupefacente per gran parte della Lombardia. L’esame del carteggio sequestrato ha permesso anche di individuare molti destinatari dello stupefacente, alcuni dei quali residenti in provincia di Brescia.

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