Omicidio ex calciatore La Rosa, la mamma ritratta: “Non l’ho ucciso io ma mio figlio”

Dopo la condanna all'ergastolo giunta lo scorso maggio per l'omicidio dell'ex calciatore Andrea La Rosa, Antonietta Biancaniello è pronta a cambiare versione. Secondo quanto riportato nella richiesta d'appello da parte del nuovo legale della donna, Chiara Parisi, "non vi è il minimo apporto causale da parte della donna nell'ideazione e nella programmazione del delitto", Antonietta dunque "è rimasta all’oscuro fino all’ultimo del piano criminoso perpetrato ai danni di Andrea La Rosa e programmato nei minimi dettagli dall’autore materiale del reato, ovvero dal Rullo". A ideare e poi uccidere materialmente Andrea La Rosa sarebbe dunque stato il figlio Raffaele Rullo, anch'egli condannato all'ergastolo lo scorso maggio. Un'auto-assoluzione quella della donna il cui ruolo in tutta questa vicenda sarebbe stato solo quello di aiutare il figlio a sbarazzarsi del cadavere.
Madre e figlio condannati all'ergastolo per l'omicidio La Rosa
Eppure durante gli interrogatori la 60enne aveva ripetuto ai giudici di essere colpevole: "Lo sono al cento per cento, ho ucciso La Rosa, mio figlio non c'entra niente, non era con me quella sera", le parole della donna che per tutto il processo ha sempre portato avanti la stessa versione. Dopo aver incontrato La Rosa in strada, e dopo aver ricevuto degli insulti da quest'ultimo, lo avrebbe stordito con dei sonniferi sciolti in una bibita, l'avrebbe portato in cantina, gli avrebbe tagliato la gola con un coltello e l’avrebbe infilato in un bidone buttandogli addosso dell’acido. Una versione alla quale i giudici non avevano creduto: come avrebbe fatto a fare tutto da sola? Da qui il coinvolgimento del figlio e la condanna per i due.
Andrea La Rosa era scomparso a Milano a novembre del 2017 per poi essere ritrovato cadavere un mese dopo. Dopo una lunga indagine i due furono arrestati con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e soppressione di cadavere: stando a quanto ipotizzato dagli inquirenti infatti madre e figlio avevano ucciso La Rosa, ex calciatore del Brugherio calcio, per questione di soldi: non volevano restituirgli un debito di circa 30mila euro.