Nuovo stadio di San Siro a Milano, svelati i progetti: “Il Meazza non va più bene”
Sono stati presentati finalmente al pubblico i due progetti per il nuovo stadio di San Siro a Milano. Al Politecnico di Milano i due club milanesi hanno esposto il piano d'azione per la costruzione di quella che, a meno di imprevisti, diventerà la nuova casa calcistica di Inter e Milan al posto del vecchio Meazza, che verrà demolito. Sul palco dell'ateneo milanese si sono passati il microfono gli alti dirigenti delle due società interessate: Alessandro Antonello, amministratore delegato dell'Inter e Paolo Scaroni, presidente del Milan. Proprio quest'ultimo ha dichiarato: "Lo stadio Meazza così com'è non è più uno stadio che va bene per due grandi squadre con grandi ambizioni. Non va più bene, siamo affezionati a San Siro ma ha fatto il suo tempo". L'a.d. nerazzurro ha poi spiegato il motivo della bocciatura dell'ipotesi di ristrutturazione del vecchio impianto: "È una possibilità che abbiamo sviluppato a lungo. Le analisi ci dicono che il risultato finale avrà una qualità inferiore anche a fronte di lavori importanti che porterebbero i club a giocare altrove per quattro anni".
Il progetto dello studio Manica
Due anelli "intrecciati e separati in perfetto equilibrio" per ricordare che il vero collegamento tra il passato e il futuro del calcio a San Siro sono i milanesi. È il concept del progetto di Manica+Sportium per il nuovo stadio di San Siro, presentato questa mattina al Politecnico di Milano. La facciata dello stadio immortala i volti di più di 16mila tifosi e diventerà un elemento "vivente" della struttura, che cambierà colore diventando blu quando l'Inter gioca in casa e rosso quando è il turno del Milan. Attorno all'impianto sorgeranno "dieci ettari di giardino e parco pubblico, con il prato storico del vecchio Meazza preservato sul tetto della zona commerciale", hanno spiegato Massimo Roj, amministratore delegato di Progetto Sportium, e David Manica dell'omonimo studio statunitense. "I due anelli sospesi sopra il parco, uno spazio aperto alla cittadinanza, un'atmosfera più intensa dentro l'arena con gli spettatori più vicini al campo e più accessibilità", sono alcune delle caratteristiche del progetto.
Il progetto Populous
Del secondo progetto, presentato dal colosso di impianti sportivi Populous, erano già circolate indiscrezioni e rendering negli scorsi giorni. Lo studio di architettura statunitense è specializzato nella costruzione di impianti sportivi: tra gli altri hanno progettato l'Emirates Stadium di Londra, che ospita tutte le gare casalinghe dell'Arsenal. Lo studio ha annunciato che il nuovo stadio milanese sarà l'impianto più ecosostenibile di'Europa. La visione è quella di una "cattedrale" del calcio, ispirata al Duomo e alla Galleria Vittorio Emanuele, ma anche alla parte più innovativa e sostenibile dell'architettura del capoluogo lombardo. "Vogliamo che lo stadio diventi un'icona e che rappresenti la città. Un impianto per tutti che sia inclusivo e si rifaccia alla grande tradizione di Milano", ha spiegato dal palco Christopher Lee, managing director di Populous. Il parallelepipedo di vetro e guglie cambierà colore a seconda della squadra che gioca in casa (blu con il biscione per l'Inter, rosso fuoco per il Milan) e avrà una galleria commerciale "democratica" aperta a tutti i tifosi e i cittadini. Accanto all'arena sorgerà un nuovo distretto con "22 acri di verde, un parco urbano, una piazza con spazi dedicati a ristorazione e uffici". Lo stadio sarà parzialmente sotto terra per impattare meno a livello visivo e di rumore. Per ricordare il vecchio stadio Meazza, nascerà un museo che avrà l'ingresso nel punto in cui ore c'è il dischetto centrale del campo. Il nuovo stadio sarà il più "raccolto" d'Europa, "con 60-65 mila spettatori, un'acustica come quella di un teatro d'opera e gli spalti a 2,4 metri dal campo".
Franco Baresi: "Il futuro è rappresentato da questo nuovo progetto"
Sul palco del Politecnico sono intervenuti anche Franco Baresi, storico capitano rossonero, e Riccardo Ferri, lo stopper dell'Inter dei record. "Mi emoziono pensando a San Siro – ha commentato Baresi – ma penso si debba guardare a futuro e nuove generazioni. Capisco lo stato d'animo di tanti tifosi legati al Meazza, ma credo che anche loro si accorgeranno presto che il futuro è quello rappresentato in questo nuovo progetto". Per Ferri, oltre alla nostalgia, subentra un sentimento di invidia nei confronti di "chi avrà la possibilità di giocare in questi nuovi stadi". Infine Ivan Ramiro Cordoba, uno degli eroi del triplete del 2010, ha raccontato a Fanpage.it la sua visione sul nuovo impianto rossoneroazzurro. "Non si andrà più allo stadio solo per la partita – ha dichiarato l'ex difensore colombiano – ma sarà un luogo per tutta la famiglia, in cui trascorrere un'intera giornata in compagnia anche prima e dopo i 90 minuti".
Gli investimenti sportivi in Italia
La presentazione dei progetti per il nuovo stadio è stata l'occasione per parlare anche di investimenti sportivi nel nostro Paese. Il gap con gli altri Stati europei è abbastanza evidente: se in Italia negli ultimi dieci anni sono stati spesi 180 milioni di euro per la riqualificazione e la modernizzazione di impianti sportivi, nel resto del continente la cifra è molto più alta, si aggira intorno ai 125 miliardi. L'investimento di Inter e Milan risolleva gli standard italiani, considerando che i due club milanesi metteranno sul piatto un miliardo e 200 milioni di euro per la costruzione del nuovo stadio.