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Nozze gay a Milano, le coppie scrivono al sindaco: “Pisapia, basta chiacchiere”

Nonostante il dialogo il capoluogo lombardo non avvia le trascrizioni delle coppie gay sposate all’estero come invece hanno fatto altre grandi città.
A cura di A. P.
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Dopo tanti proclami e il via libera di numerose grandi città italiane, anche le coppie omosessuali milanesi sposate all'estero chiedono alla loro amministrazione di fare un passo avanti. Sono diverse infatti le coppie che fuori dall'Italia esistono giuridicamente e che si preparano ora a consegnare agli uffici dell'anagrafe meneghina la documentazione necessaria per la trascrizione delle loro nozze. Nonostante gli appelli dal Comune di Milano però tentennano ancora e per il momento nessun passo avanti è stato fatto. "Il sindaco Pisapia al momento della sua elezione aveva suscitato tante speranze nella comunità lgbt" hanno confessato amareggiate alcune coppie al Corriere della Sera, ricordando che il dialogo durato quattro mesi con l'assessore alle politiche sociali di Milano, Pierfrancesco Majorino, fino ad ora non ha portato a nulla.

Dialogo non ha portato a nulla

"Siamo consapevoli che la trascrizione è solo una certificazione e non apre a doveri e diritti che competono a una legge nazionale, ma Pisapia può lanciare un messaggio politico forte a un Parlamento che non riesce a produrre una legge in grado di equipararci agli altri Paesi d'Europa" spiega un'altra coppia. In effetti a differenza delle altre amministrazioni comunali che si erano schierate a favore della trascrizione delle nozze gay, a Milano  aspettano ancora, probabilmente in attesa di una legge nazionale. "Dopo la sentenza del Tribunale di Grosseto altri comuni italiani hanno deciso di muoversi. Fano, Napoli, Bologna, e presto Cagliari, Livorno, Roma. Noi incontriamo i sindaci, ci rendiamo disponibili con le amministrazioni comunali per trovare soluzioni ed evitare ingiuste discriminazioni. Milano, per quel che ne so, ci sta ancora pensando" ha spiegato Francesco Bilotta, tra i fondatori dell'associazione lgbt Rete Lenford.

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