Nonni e zii avvelenati col tallio, Del Zotto confessa: “Ho sciolto il veleno nell’acqua minerale”
"Ho sciolto il tallio in due bottiglie di acqua minerale conservate nella cantina della villa di famiglia". Così il 27enne Mattia Del Zotto ha avvelenato e ucciso i nonni e gli zii. Le sue responsabilità erano ormai evidenti secondo gli inquirenti, ma le modalità con cui i parenti avessero assunto il veleno mortale erano ancora avvolte dal mistero. Durante l'interrogatorio il giovane, accusato di triplice omicidio e di cinque tentati omicidi, ha confessato gli omicidi e ha spiegato di aver aggiunto il tallio in due bottiglie di acqua acquistate dai parenti e riposte nella cantina della loro villa a Nova Milanese. Uno spazio che era comune a tutte e quattro le famiglie residenti nell'abitazione.
Del Zotto ha ucciso tre parenti e ne ha avvelenati altri cinque
Del Zotto ha confessato ai giudici di aver ucciso volontariamente i nonni paterni, Giovanni Battista Del Zotto, 94 anni, e Patrizia Del Zotto, 62 anni, e una zia, Maria Gioia Pittana, 88 anni. Ha ammesso anche di aver tentato di uccidere, sempre con il tallio, anche i nonni materni, due zii e la badante. Questi ultimi cinque si trovano tuttora ricoverati in ospedale. Per l'avvelenamento dei nonni materni il veleno risulta essere stato mischiato nell'ortica utilizzata per gli infusi. Secondo gli inquirenti sono state rilevate nelle erbe solo quantità molto ridotte di tallio, quindi è possibile che l'avvelenamento sia avvenuto anche tramite frutta, bevande e integratori che periodicamente la mamma del 27enne, ignara delle intenzioni del figlio, consegnava ai suoi genitori, nonni di Mattia. "Mi sono occupato personalmente di avvelenare gli alimenti. Ho agito per punire gli impuri", ha detto Del Zotto nel corso dell'interrogatorio di garanzia, che si è tenuto ieri nel carcere di Monza alla presenza del gip Federica Centonze.