“Non sei il benvenuto”: a Brembate striscione contro Salvini rimosso dai vigili del fuoco
Uno striscione con la scritta "Non sei il benvenuto" esposto alla finestra di un'abitazione questa mattina a Brembate, in provincia di Bergamo, in occasione della visita del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è stato fatto rimuovere dai vigili del fuoco. L'episodio è stato raccontato sui social da diversi abitanti della cittadina lombarda, dove il leader della Lega si è recato prima di un appuntamento pubblico con il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, a Zingonia. Salvini si è intrattenuto con alcuni simpatizzanti in un bar, mentre lo striscione di protesta appeso al secondo piano di un palazzina nel centro della città è stato rapidamente rimosso. Sul tema è intervenuto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, con un tweet: "Una signora ha esposto alla finestra uno striscione. Poco dopo lo striscione è stato rimosso dai vigili del fuoco. Domando: chi ha dato loro l’ordine di intervenire? A che titolo?".
Nei giorni scorsi striscioni esposti anche a Catanzaro e Salerno
Non è la prima contestazione di questo tipo nei confronti del ministro dell'Interno, che nelle ultime settimane ha più volte trovato ad aspettarlo non solo fan e sostenitori, ma anche proteste organizzate, cori e striscioni. Il 10 maggio a Catanzaro, al suo arrivo per un appuntamento elettorale, Salvini è stato accolto de decine di striscioni appesi ai balconi e alle finestre. Un episodio simile a quello accaduto oggi nella Bergamasca è andato in scena mercoledì 8 maggio a Salerno: una signora di 70 anni aveva messo a disposizione il balcone di casa balcone per far appendere uno striscione con la scritta "Questa Lega è una vergogna". Secondo quanto hanno raccontato a Fanpage.it i testimoni presenti sulla scena, quando il ministro è arrivato sul posto due agenti della Digos hanno bussato alla porta della donna e le hanno intimato di rimuovere lo striscione. Cori e proteste hanno accolto il vicepremier anche a Mazara del Vallo il 27 aprile e una settimana più tardi a Modena, dove le forze dell'ordine hanno caricato alcuni attivisti di un centro sociale dopo un lancio di sassi.