No Expo, un milione e mezzo ai cittadini per risarcire i danni
"Non voglio che siano i cittadini a subire le conseguenze dei gesti di questi delinquenti" ha detto il governatore della Lombardia Roberto Maroni durante la riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza e, ha continuato, "per questo abbiamo istituito un fondo d'accordo con il Comune che fornirà una valutazione dei danni". Si parla di un milione e mezzo di euro a disposizione per gli incidenti provocati il 1° maggio dai violenti del fronte No-Expo. Soldi che serviranno a indennizzare i cittadini che hanno visto, in poche ore, distrutti semafori, sfondate vetrine di banche, imbrattati muri e incendiati automobili e palazzi.
E adesso bisogna quantificare i danni prodotti dai vandali mentre era in corso l'inaugurazione dell'Esposizione 2015. Da largo d'Ancona sabato il fronte violento di è spostato in via Carducci, via Boccaccio, piazza Virgilio. Con grosse mazze di legno i vandali hanno assaltato vetrine e spaccato i gradini e l'arredo urbano in pietra allo scopo di procurarsi i sassi da lanciare contro le forze dell'ordine che hanno reagito a loro volta con il lancio di lacrimogeni. Scene di guerriglia urbana che hanno trasformato la città in un campo di battaglia con molotov e bombe sparsi sull'asfalto e l'aria resa irrespirabile dal fumo dei lacrimogeni. Mentre inizia la ricostruzione, intanto, la Procura ha aperto un fascicolo per devastazione. Qualora fossero accertate le responsabilità dei 5 arrestati e degli altri violenti potrebbero rischiare dagli 8 ai 15 anni di reclusione. Al vaglio del pool di magistrati che indaga anche filmati delle emittenti televisive e immagine della videosorveglianza.