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Niente senzatetto e migranti nelle casette di Expo: il campo base messo all’asta

Il progetto del Comune di Milano di trasformare i prefabbricati costruiti per l’Expo in un “villaggio della solidarietà” è stato bocciato dalla Regione Lombardia.
A cura di V. P.
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Trasformare il campo base dell'Expo e le sue casette prefabbricate, usate per ospitare gli operai nelle concitate fasi dei preparativi per i padiglioni dell'Esposizione, in un "villaggio dell'accoglienza", in grado di ospitare i senzatetto, gli sfrattati, gli indigenti e i migranti. Era questa l'idea del Comune di Milano per riutilizzare il campo base, lasciato di fatto abbandonato dopo la fine dei lavori e dell'Esposizione Universale del 2015. Come scrive Repubblica, però, il progetto è stato respinto dalla Regione Lombardia.

"Finora non ci hanno risposto: mi pare evidente che non vogliano aiutarci e a questo punto non possiamo perdere più tempo" racconta al quotidiano Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali, riguardo l'assenza di motivazioni da parte della giunta regionale. I giochi, però, dopo un'annosa battaglia, sembrano orami essere arrivati all'epilogo. La Regione non solo ha ribadito il "no" alla presenza dei profughi, ma ha messo all'asta l'intero campo base, costato all'epoca 6,5 milioni di euro (ce ne sono voluti 9, in tutto, per erigere il villaggio).

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