Niente più fondi per restaurare il Duomo. Lupi: “Li recupereremo”
"Niente più fondi per la ristrutturazione del Duomo": sono queste le forti parole del presidente della Veneranda Fabbrica, Angelo Caiola, che ha dichiarato di non poter garantire i lavori necessari al mantenimento della cattedrale, nel caso in cui non arrivassero i fondi previsti. Saranno infatti necessari oltre 35 milioni di euro, nei prossimi anni per una serie di interventi straordinari, ma indispensabili.
Proprio questo lunedì, Caiola ha invitato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupo,a visitare il Duomo assieme al sovrintendente Alberto Artioli e al direttore della Veneranda Fabbrica, Gianni Baratta, e all’arciprete monsignor Gianantonio Borgonovo.
I lavori attualmente procedono in 18 cantieri, per una superficie di 11.700 metri quadrati, in particolar modo sulle falconature sud della Chiesa, su alcune guglie, compresa quella che porta alla Madonnina, il restauro del pavimento e del ciborio alla pulitura del fianco sud esterno.Come riportato da Repubblica.it, Caloia ha accompagnato il Ministro fino all’interno della cattedrale, nel museo e infine a Palazzo Reale, per vedere i lavori nella chiesa di San Gottardo, che si prevedono conclusi entro e non oltre il 5 maggio 2015, giorno della festa del santo, alle porte dell’inizio di Expo. Al termine dei suoi sopralluoghi, Lupo si è mostrato comunque rassicurante, e ha garantito: “Sono già stati presentati emendamenti bipartisan alla legge di Stabilità ed è nostra intenzione recuperare i fondi, almeno per il prossimo triennio. Io e Franceschini crediamo sia un dovere del governo fare la propria parte. Il Duomo di Milano è un simbolo non solo della cristianità, ma della cultura e dell’arte. Abbiamo due settimane per trovare la copertura e credo attingeremo al fondo infrastrutture”.
Nel contempo, prosegue l’iniziativa “Adotta una guglia” della Veneranda Fabbrica, il progetto avente come obiettivo quello di raccogliere generose offerte di privati che tengono a cuore l’aspetto del Duomo; iniziativa che dal 2012 ha fruttato più di quattro milioni di euro.