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Negozi etnici chiusi dopo le 21: il sindaco Sala risponde alla proposta di Matteo Salvini

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala si è detto contrario alla proposta del ministro dell’Interno, Matteo Salvini di chiudere i negozi etnici alle ore 21. L’ha definita una “discriminazione”. Salvini ha anticipato la decisione come una delle norme contenute all’interno del Decreto Sicurezza per i negozi etnici “ricettacolo di spacciatori, di gente che beve fino alle tre di notte, che pisciano e cagano”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Sono totalmente contrario al fatto che siano solamente i negozi etnici a dover chiudere alle 21, c'è una discriminazione che non esiste, sono contrario rispetto a questo". E' la risposta del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, alla proposta del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, di far chiudere i negozi etnici entro le ore 21. Come riporta Ansa, il primo cittadino del capoluogo lombardo, si è espresso chiaramente sulla questione. "Su questo tema, innanzitutto, io stesso tempo addietro avevo posto la questione della chiusura di notte di esercizi commerciali dove si vende alcol – ha aggiunto – Poi che possa essere le 21 o mezzanotte, ragioniamoci, credo che sia qualcosa che debba essere visto a livello legislativo". E conclude: "Non tutti devono chiudere a una certa ora, non tutti devono chiudere a mezzanotte, ma non vorrei che si arrivasse al tutto chiuso o al tutto aperto. Non sarebbe saggio, ma certamente in alcuni casi sono fonti di disturbo, tanti cittadini me l'hanno segnalato e poi la vendita di alcol è sempre un problema".

Negozi etnici chiusi dopo le 21

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha anticipato la proposta di chiudere i negozi etnici dopo le ore 21 come una delle norme contenute all’interno del Decreto Sicurezza. “Stiamo pensando alla chiusura, entro le 21, dei negozietti etnici, che la sera diventano ricettacolo di spacciatori, di gente che beve fino alle tre di notte, che pisciano e cagano”.

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