Naviglio grande, il caso dei manichini incappucciati apparsi sulle facciate dei palazzi
A molti è sembrata un'installazione degna dell'artista Maurizio Cattelan. Altri l'hanno bollata come un'iniziativa di cattivo gusto. Parliamo dei manichini, coperti da sacchi della spazzatura nera, che sono apparsi sulla facciata di un palazzo sul Naviglio grande di Milano. I manichini, oltre una decina, sono concentrati sulla parete dei due edifici ai civici 11 e 9 di Ripa di Porta Ticinese. È giallo sul motivo per cui sono stati posti sul palazzo: in tanti ipotizzano che si tratti di una trovata pubblicitaria, che però ancora non è stata svelata. Anche i camerieri dei vicini locali, forse al corrente dell'iniziativa, hanno finora mantenuto il più stretto riserbo sul "caso".
Il mistero, che è durato per tutto il weekend, potrebbe essersi in parte risolto nelle ultime ore: ai manichini è stato infatti tolto il sacco nero, svelando delle magliette rosa con la frase "Ghe pensi". È parte di un'espressione in dialetto milanese, "Ghe pensi mi", che significa "Ci penso io". Una app con un nome simile è stata lanciata l'anno scorso dal Comune di Milano per sistemare a aggiustare arredi urbani e altre cose che non funzionano in città. Chissà dunque che non si tratti di qualche iniziativa simile, o della pubblicità per rilanciare la stessa app.
Nel frattempo, alcuni residenti non mancano di evidenziare il disagio per la presenza dei manichini, in ogni caso molto fotografati durante il weekend: "Sono inquietanti, ormai il nostro quartiere è diventato una pattumiera", ha affermato Anna Brala del comitato di abitanti del Naviglio Grande. Ma c'è chi l'ha presa con ironia: "Sono omini che tra 2 mesi si trasformeranno in Babbi natale?", ha scritto qualcuno su Facebook, con riferimento alle ormai "sdoganate" sagome di Santa Claus che adornano alcuni palazzi milanesi durante il periodo natalizio.