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Movida, Sala: “Non vogliamo fare i giustizieri della notte, ma non possiamo rimanere impassibili”

Il sindaco di Milano Beppe Sala, nel quotidiano video messaggio rivolto ai suoi concittadini, ha parlato dell’incontro di ieri, lunedì 25 maggio, con il prefetto per “trovare correttivi alla questione degli assembramenti serali e notturni”. Il primo cittadino milanese ha poi confermato che a partire dalle 19, i locali non potranno più vendere alcolici e super alcolici da asporto.
A cura di Filippo M. Capra
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Nel nuovo appuntamento di ‘Buongiorno Milano', la rubrica curata dal sindaco della città meneghina, Beppe Sala è tornato a parlare degli assembramenti fuori dai locali durante le ore serali e notturne, svelando qualche dettaglio in più del suo incontro di ieri, lunedì 25 maggio, con il prefetto. "Il tema era trovare correttivi alla questione degli assembramenti serali e notturni", ha detto il sindaco, aggiungendo che "abbiamo preso due decisioni: lavorare sui ruoli delle forze dell'ordine assegnando loro specifici segmenti della città per controllare al meglio". Sala poi analizza la seconda, ormai nota, decisione, quella relativa al divieto di asporto dalle 19 in poi di "alcolici e superalcolici". Sala ha garantito comunque che "si potrà continuare a consumarli ma seduti di fronte ai locali".

Sala: Non vogliamo né fare gli sceriffi né rimanere impassibili

Il primo cittadino ha poi sottolineato che "è chiaro che siamo in una situazione in cui ‘come la fai, la sbagli', ed è altrettanto chiaro che non ci penso nemmeno a convincere della bontà delle mie azioni". Detto ciò, Sala spiega che "la ratio di questa decisione è che non vogliamo né fare gli sceriffi o i giustizieri della notte, né rimanere impassibili di fronte alle situazioni che stiamo vedendo". Infine il sindaco di Milano ha ribadito che la sua "unica garanzia che voglio dare ai miei concittadini è che io continuerò a ragionare con la mia testa e a cosa è meglio per la comunità". Sala ha assicurato che non guarderà al consenso, perché c'è una sola cosa rilevante: "Il futuro di Milano", mentre un'altra è irrilevante, ovvero "il mio futuro personale". Il primo cittadino ha specificato che "in questo momento voglio continuare a lavorare per la mia città perché il punto centrale è il futuro di Milano".

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