Morti da amianto all’Atm, indagati due ex manager della società
Due ex manager dell'Azienda trasporti milanesi, Elio Gambini e Roberto Massetti, direttori generali di Atm rispettivamente tra il 1988 e il 1995 e tra il 1995 e il 2001, sono indagati dalla procura di Milano per la morte di sei dipendenti dell'azienda, deceduti in seguito all'esposizione all'amianto. I reati contestati ai due ex manager sono omicidio colposo, mancato rispetto delle norme di sicurezza e anche lesioni colpose gravi, in quanto altri ex dipendenti di Atm si sono ammalati di placche pleuriche nel 2012.
Sono accusati di omicidio e lesioni colpose
I manager erano già stati ascoltati in procura dal pubblico ministero che conduce le indagini, Maurizio Ascione, ma si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Adesso l'inchiesta è stata stata chiusa, la notifica inviata ai due indagati e il pm si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per i due ex dirigenti. I sei ex dipendenti di Atm morti per mesotelioma pleurico tra il 2009 e il 2015 ricoprivano diversi ruoli: ci sono un autista, un addetto alla riparazione di autobus, due operai, un dirigente della centrale elettrificatori e un elettricista. I loro decessi secondo gli inquirenti sono riconducibili alla condotta dei due ex manager, che pur avendo all'epoca le competenze sulla sicurezza e sull'igiene nei luoghi di lavoro, non le avrebbero fatte osservare, specie per quanto riguarda la normativa in tema di amianto. Secondo l'accusa gli ex dirigenti non avrebbero impedito lavori in ambienti soggetti al rilascio di fibre di amianto, che può determinare conseguenze mortali anche se inalato in piccolissime quantità. Adesso la parola passa al giudice per le indagini preliminari, che dovrà valutare se rinviare a giudizio o meno i due indagati.