Monza, scontri al mercato tra Casapound e centri sociali
Mattinata "intensa" quella vissuta al mercato di piazza Garibaldi, in pieno centro a Monza. Lancio di oggetti e fumogeni, qualche carica di alleggerimento e cittadini impauriti: il tutto per la contemporanea presenze di attivisti dei centri sociali e militanti di Casapound.
Il tutto sarebbe nato, stando alle prime ricostruzioni, dopo un tentativo dei ragazzi dei centri sociali di cercare il "contatto" con quelli di Casapound, che si trovavano in zona per allestire un gazebo elettorale, all'altezza del Ponte dei Leoni di via Vittorio Emanuele. Una quarantina circa i ragazzi dei centri sociali che avrebbero provato ad avvicinarsi, per poi iniziare un fitto lancio di oggetti e frutta presi da uno dei tanti banchi alimentari presenti al sabato mattino.
A quel punto i militanti di Casapound si sarebbero fatti avanti minacciosi, brandendo le cinghie dei pantaloni. L'intervento delle forze dell'ordine ha evitato il contatto diretto: dopo una prima carica di alleggerimento, i ragazzi dei centri sociali (che stano a quanto ricostruito proverebbero dal Brancaccio) si sarebbero dispersi tra i banchi del mercato, indietreggiando tra i clienti ed i venditori nel frattempo terrorizzati dal tutto. Il banchetto elettorale, fa sapere Casapound su Facebook, "previsto per questo pomeriggio e regolarmente autorizzato è stato spostato".
Non ci sarebbe invece stato contatto tra polizia e manifestanti, sebbene alcuni testimoni avrebbero riferito di aver assistito a qualche manganellate. L'aria era già tesa da venerdì sera, quando all'esterno del Teatro Binario 7 un'associazione culturale aveva presentato un libro ispirato a posizioni "revisioniste" sulla guerra partigiana. In quell'occasione, alcuni ragazzi dei centri sociali avevano mostrato uno striscione di protesta ed anche in quel caso la presenza della polizia aveva evitato scontri.