Monza, salme di bambini piccoli esumate dalle tombe senza avvisare i genitori
Le salme di alcuni bambini sepolti nel cimitero di Monza sono state esumate senza avvisare i rispettivi genitori. Il caso è emerso lunedì sera in Consiglio comunale dopo un'interrogazione dell'ex sindaco Roberto Scanagatti, che aveva parlato di una vicenda che "angoscia chiunque abbia un minimo di sensibilità". E l'episodio è stato confermato dal Comune di Monza, che pur senza minimizzare l'accaduto ha però fornito una precisazione sui numeri: non si tratterebbe degli oltre cento casi che erano stati inizialmente segnalati (e riportati da alcuni giornali locali), ma di cinque episodi. La vicenda è comunque grave: cinque famiglie, che negli scorsi giorni si erano recate al Campo 8 del cimitero di via Foscolo (che è dedicato ai feti e ai bambini fino a 10 anni), al posto delle tombe dei loro cari hanno trovato la terra smossa o uno scatolone con peluche e altri effetti personali che erano stati posati sulle lapidi. I resti mortali dei loro figli erano infatti stati spostati senza preavviso negli ossari. In un caso un parente di un piccolo defunto si sarebbe anche sentito male: si tratta di una nonna che ha avuto un mancamento quando non ha più trovato al suo posto la tomba del nipotino.
Cos'è l'esumazione e cosa prevede la legge
L'esumazione è l'operazione che consente di recuperare i resti mortali di un defunto sepolto nel terreno dopo un periodo di tempo non inferiore ai 10 anni. Se effettuata prima di questo lasso di tempo l'esumazione viene detta straordinaria. Il regolamento cimiteriale di Monza prevede, in caso di esumazione, che vengano posizionati dei cartelli al cimitero e vengano pubblicati gli elenchi delle persone interessate dall'operazione sul sito internet del Comune: "Tali pubblicazioni – precisa il Comune di Monza in una nota – sono rimaste a disposizione delle famiglie per 6 mesi invece dei 3 previsti per legge. Inoltre l’Amministrazione Comunale ha provveduto ad affiggere in città 100 manifesti seppure non previsto dal Regolamento stesso".
Il sindaco Allevi: Sconcertato dall'accaduto
Eppure in alcuni casi qualcosa non ha funzionato: "In cinque casi i genitori dei bambini defunti non sono stati avvisati – sottolinea la nota apparsa sul sito internet del Comune ieri, 22 ottobre -. Ciò a causa di un’anomalia di funzionamento del software in uso all’Ufficio funerario". Il sindaco Dario Allevi ha compreso la gravità dell'accaduto e si è detto sconcertato: "Nei prossimi giorni ha intenzione di ricevere i genitori dei cinque bambini per esprimere loro il profondo dispiacere suo e dell’intera comunità per quanto è accaduto e studiare insieme un progetto condiviso volto a custodire la memoria dei loro bambini", ha precisato il Comune.
