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Monza, rubano oltre 200 videogiochi servendosi di un bimbo nel passeggino: preso uno dei ladri

Un tentato furto con un bambino nel passeggino utilizzato come escamotage per passare inosservati. Tre persone sono state pizzicate dalle videocamere di sorveglianza all’interno di un supermercato di Monza mentre rubavano oltre duecento videogiochi. Uno di loro è stato arrestato dalla polizia, mentre gli altri due sono riusciti a scappare con il bimbo.
A cura di Luca Giovannoni
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(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Un tentato furto di oltre duecento videogiochi realizzato grazie all'aiuto di una complice con un bambino nel passeggino, un escamotage escogitato per non destare sospetti. È quanto accaduto nella giornata di martedì 3 dicembre all'interno del supermercato Iper di via Guerrina a Monza, dove tre persone (due uomini e una donna con un bimbo) sono state pizzicate dalla videocamere di sorveglianza mentre inserivano in un borsone, poi risultato schermato, una grossa quantità di videogame per consolle. I malviventi sono stati fermati all'esterno del supermercato, due di loro sono riusciti a scappare con il bambino in direzione di viale delle Industrie, il terzo invece, un uomo di 35 anni residente a Cernusco sul Naviglio, ha provato a scappare nella direzione opposta abbandonando il borsone con la refurtiva, ma è stato fermato da una volante della polizia di Monza nel parcheggio del Palacandy.

La dinamica dell'accaduto

Il furto è stato immortalato nelle immagini riprese delle telecamere del centro commerciale, visionate da un addetto alla sorveglianza che ha osservato tutta la scena individuando i tre complici. I responsabili del furto hanno poi eluso i controllo alla cassa grazie all'aiuto di una borsa speciale, utilizzata per superare senza problemi i sistemi antitaccheggio. La merce rubata è stata interamente recuperata all'esterno del supermercato, dopo che uno dei tre ladri l'ha abbandonata prima di darsi alla fuga. Ora il 35enne bloccato dalle forze dell'ordine è stato trasferito in carcere. La polizia continua a indagare per identificare anche gli altri due complici, fino adesso rimasti ignoti, che si sono serviti di un bimbo per mettere a segno il colpo.

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