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Monza, degenera protesta in un centro d’accoglienza: aggredito mediatore culturale, 4 arresti

I migranti, che volevano l’erogazione del pocket money arretrato da parte della cooperativa, hanno chiuso per mezz’ora in un bagno un mediatore culturale, per poi picchiarlo e minacciarlo con un coltello da cucina. Arrestati dai carabinieri dovranno rispondere delle accuse di sequestro di persona, lesioni e minacce.
A cura di Redazione Milano
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È sfociata in violenza la protesta esplosa nel pomeriggio di oggi – venerdì 25 gennaio – in un centro d'accoglienza di via Viganò a Carate Brianza in provincia di Monza. I migranti ospiti della struttura gestita dalla cooperativa ‘Il Girasole', chiedevano con forza il ‘pocket money', ovvero la piccola erogazione di denaro prevista a loro beneficio per le piccole spese quotidiane (di solito non supera i 2,5 euro al giorno) che, da quanto hanno raccontato, non gli è mai stata consegnata per il mese si di dicembre 2018.

Per convincere la direzione a prendere provvedimenti quattro ospiti hanno chiuso in un bagno per circa mezz'ora un mediatore culturale impiegato della cooperativa, un ragazzo di 29 anni di origine pachistana poi, non contenti, lo hanno trascinato nel cortile del centro picchiandolo e arrivando a minacciarlo con un coltello da cucina puntato alla gola. Al momento dei fatti all'interno si trovava come operatore solo il mediatore culturale che è riuscito ad avvertire il responsabile del centro inviandogli un messaggio con il cellulare, e a sua volta l'uomo ha informato dei fatti in corso di svolgimento le forze dell'ordine che sono intervenute sul posto.

Sono così stati arrestati un giovane gambiano di 25 anni, il più grande del gruppo, e tre ragazzi algerini tutti attorno ai vent'anni. Dovranno rispondere ora di reati gravi come questro di persona, lesioni e minacce. Sono stati arrestati dai carabinieri che, contestualmente, hanno avviato verifiche sull'impiego del denaro destinato agli ospiti del centro d'accoglienza. Tanta paura ma nessuna grave conseguenze invece per il mediatore culturale, che in ogni caso è ricorso a cure mediche. L'episodio ha avuto poi un ulteriore epilogo: una decina di altri ospiti del centro, allarmati da quanto stava accadendo, hanno seguito i quattro arrestati fuori la caserma per attendere il loro rilascio o notizie sulla loro sorte, fortunatamente senza che si generassero ulteriori momenti di tensione.

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