Monza, caso di revenge porn alle scuole medie: dodicenne posta la foto di una coetanea nuda
La ragazzina si era scattata una fotografia nuda davanti allo specchio e l'aveva inviata a un amico. Non immaginava che il dodicenne avrebbe tradito la sua fiducia pubblicando online sui social network e condividendo via WhatsApp l'immagine pornografica per ripicca nei suoi confronti. Il caso di "revenge porn" tra ragazzini è accaduto a Monza ed è ora nelle mani della procura per i minorenni del capoluogo brianzolo.
Dodicenne pubblica online la foto di una coetanea nuda
A scoprire l'accaduto è stata la dirigente della scuola media frequentata dai due ragazzini, che ha convocato la madre della dodicenne per spiegarle quanto accaduto. Sul caso indagano gli investigatori della questura di Monza, mentre la posizione del ragazzino è al vaglio degli inquirenti, che valuteranno la sua punibilità.
Cos'è il revenge porn
Con il termine inglese "revenge porn" si indica l'atto di rendere pubbliche, tipicamente online o sui social network, le immagini private o a carattere sessuale di una persona, a scopo di vendetta e senza il suo consenso. Una legge approvata lo scorso aprile ha istituito il reato di revenge porn. Chi lo mette in pratica può essere accusato di molestia, violazione della privacy e diffamazione e nei casi più gravi anche di istigazione al suicidio. Chi è ritenuto colpevole di questo reato è punito con la reclusione da uno a sei anni e multa da 5mila a 15mila euro. La stessa pena si applica a chi riceve e condivide il materiale pornografico.