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Minorenni stuprate per entrare in comunità: due rinvii a giudizio

A Berzo Demo, in Valle Camonica, nel bresciano, minorenni, d’età compresa tra gli 11 e i 17 anni, sarebbero state vittime di abusi, da parte dei titolari di una casa famiglia.
A cura di Federica Gullace
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Ragazzine stuprate per entrare in comunità. È successo a Berzo Demo, in Valcamonica, nel bresciano, dove ragazze minorenni, tutte tra gli 11 e i 17 anni, tolte alle famiglie d'origine e inserite in un progetto di riabilitazione sociale, hanno denunciato di essere state sottoposte ad una sorta di rito di iniziazione a sfondo sessuale, per poter entrare a far parte della comunità.

Uno scenario raccapricciante emerso dalle indagini svolte dalla Procura di Brescia, con il rinvio a giudizio i due figli del titolare della casa famiglia, accusandoli di violenza sessuale: ora dovranno comparire davanti alla prima sezione penale del Tribunale, come disposto per loro dal gup Maria Chiara Minazzato. A far scattare le indagini, una lettera scritta da una ragazzina di soli undici anni nel 2006, indirizzata alla madre, residente a Brescia, nella quale venivano raccontati gli abusi subiti. Da lì partirono le indagini che misero in evidenza le violenze nei confronti di almeno otto ragazzine. Le giovani, raccontarono agli inquirenti di essere state costrette ad avere rapporti sessuali in una cantina, spiegando di non aver confessato nulla per paura di ritorsioni. In quattro si sono costitute parte civile e si attende l'esito del processo, mentre molte delle minori stuprate si trovano ancora all'interno della struttura.

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