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Minacce di morte e stupro alle sindache che accolgono i migranti

Dopo la denuncia della sindaca di Cinisello Balsamo, minacce di morte e di stupro denunciate dalla sindaca di Sesto Monica Chittò, e dalla vicesindaca di Cesano Boscone. La colpa delle amministratrici di centrosinistra è quella di aver scelto di accogliere i migranti nei loro comuni.
A cura di Valerio Renzi
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Mara Rubichi alla manifestazione 'Milano senza muri'
Mara Rubichi alla manifestazione ‘Milano senza muri'

Dopo la denuncia della sindaca di Cinisello Balsamo Siria Trezzi, che aveva pubblicamente raccontato degli insulti ricevuti via social network per scelta di accogliere alcuni migranti nel suo comune, arrivano due casi identici sempre nel Milanese. Vittime delle parole di odio, delle minacce di stupro e di morte, altre due amministratrici sempre del Partito democratico.

"Venerdì scorso ho ricevuto una lettera anonima di insulti, che oltre al resto contiene una esplicita minaccia di morte. Non é la prima volta che mi accade. Il clima politico di odio e sempre più avvelenato sollevato da alcuni in campagna elettorale sul tema degli immigrati genera anche queste conseguenze", racconta la prima cittadina di Sesto San Giovanni Monica Chittò.

C'è poi il caso di Mara Rubichi (vicesindaca di Cesano Boscone): "Tra l'augurio che io potessi subire una violenza sessuale, le minacce di prendermi a schiaffi, le battute più o meno allusive, c'è stato un momento in cui ho pensato che dovremmo temere più i nostri concittadini che non le persone che arrivano da lontano"

Sala: "Fare attenzione anche alle piccole minacce"

Alle colleghe del Partito democratico, è arrivata la solidarietà del sindaco di Milano Beppe Sala: "È sgradevole per chi fa il nostro lavoro. Bisogna prestare attenzione anche alle piccole minacce. Purtroppo è quasi inevitabile, succede. Al di là della solidarietà alle colleghe, bisogna stare molto attenti. In fondo anche per l'accoltellatore in Centrale, i segni c'erano".

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