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Milzano, uccide la moglie davanti ai figli, il marito al giudice: “Un gesto che non mi spiego”

Ha ripetuto anche al giudice per le indagini preliminari che lo ha interrogato questa mattina in ospedale quanto accaduto venerdì sera a Milzano, in provincia di Brescia: Gianluca Lupi ha confessato l’omicidio della moglie aggiungendo di non sapere il perché del suo gesto. L’uomo, 39 anni, si trova al Civile di Brescia a causa del suo precario stato psicofisico: il gip dovrà ora decidere se confermare o meno il fermo.
A cura di Chiara Ammendola
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(immagine da Teletutto)
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Quello di Gianluca Lupi è un racconto che si ripete e che si conclude sempre con lo stesso finale, l'omicidio della moglie Zsuzsanna Mailat, uccisa a coltellate, davanti ai figli della coppia. Ora quelle stesse parole, il marito le ha ripetute anche al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia nell'ambito dell'interrogatorio di convalida dell'arresto: l'uomo, che si trova ora ricoverato agli Spedali Civili, a causa delle sue precarie condizioni psicofisiche così come rilevato dai medici che lo hanno visitato, è stato ascoltato questa mattina dal gip. Anche a lui avrebbe raccontato di aver vissuto dei mesi di tensione con la moglie e che il giorno dopo all'omicidio sarebbe dovuto andare da un avvocato per la separazione. È l'avvocato dell'uomo, Gianbattista Scalvi, a rendere noto quanto emerso dall'interrogatorio e a far sapere che anche al giudice in ospedale Lupi avrebbe detto di non conoscere il motivo del suo gesto: "Non so perché l'ho fatto", avrebbe detto più volte. La decisione del gip sulla convalida del fermo è attesa per questo pomeriggio.

Susy raggiunta da un fendente al collo è morta sul colpo

Zsuzsanna Mailat è stata uccisa a coltellate nella sua casa di Milzano, in provincia di Brescia, davanti ai figli di soli 3, 7 e 15 anni: fatale il fendente che l'ha raggiunta alla gola. Quando venerdì 8 maggio, giorno dell'omicidio, a casa dei due si è presentato il sindaco della città ad aprire la porta è stato proprio Gianluca Lupi che ha immediatamente confessato di aver assassinato la moglie: "Massimo ho ucciso Susy", avrebbe detto al primo cittadino che pietrificato ha subito chiesto di poter entrare in casa per accertarsi delle condizioni dei figli della coppia. È stata la più grande, completamente ricoperta di sangue, a raccontare l'accaduto. Purtroppo nonostante l'intervento del 118 per Susy come la chiamavano tutti non c'è stato nulla da fare e il personale medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Stando a quanto ricostruito finora dagli inquirenti sembra che la coppia, sposata da 16 anni, si stesse separando dopo un periodo difficile ma nessuno tra conoscenti e famigliari, ha mai pensato a un epilogo di questo tipo. Intanto i tre figli di Susy sono stati affidati a una zia in attesa di una eventuale decisione del giudice.

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