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Milano, writers multati: 450 euro a chi imbratterà i muri

Il Comune di Milano ha previsto delle sanzioni amministrative, da aggiungersi a quelle penali, per tutti i writers che saranno scoperti a imbrattare i muri. Una scelta importante, frutto degli assessori Rozza e Granelli, presentata in una delibera che sarà pronta nelle prossime settimane.
A cura di Federica Gullace
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Il Comune di Milano ha deciso: a seguito dei numerosi episodi di vandalismo, i writers milanesi d’ora in poi saranno multati. È questa la nuova politica del Comune sui graffiti, presentata in una delibera che sarà pronta nelle prossime settimane. Palazzo Marino ha così stabilito delle sanzioni amministrative, da aggiungersi a quelle penali, stabilite dai giudici in Tribunale durante i processi. Una scelta decisiva, pensata dagli assessori alla Sicurezza Marco Granelli, e ai Lavori pubblici, Carmela Rozza, soprattutto dopo i cento milioni di euro annunciati, necessari per ripulire Milano in vista dell’Esposizione universale. Dopo che lo scorso mese il capoluogo lombardo si era trovato a fare i conti con numerosi episodi di vandalismo, dalla porta del Duomo imbrattata agli assalti ai vagoni della metropolitana, a causa dei quali alcuni dipendenti Atm avevano chiesto addirittura il trasferimento in sedi lavorative più sicure, ecco un altro punto del piano antigraffiti.

Granelli: "Servono misure serie contro il vandalismo"

Dato che oggi il reato di deturpamento e imbrattamento, disciplinato dall’articolo 639 del codice penale, prevede, oltre alla pena, multe dai 300 ai 3mila euro, a seconda che il reato avvenga su palazzi privati, mezzi pubblici o palazzi storici, da stabilire però alla fine dei processi, le suddette sanzioni amministrative saranno quindi aggiunte alle sanzioni eventualmente previste nell’iter giudiziario. Come ha dichiarato l’assessore Granelli, Milano ha necessità di misure così drastiche per contrastare il fenomeno: "La tutela del bene comune della nostra città ci impone misure molto serie contro il vandalismo. A queste però affianchiamo percorsi molto più strutturati per la riparazione dei danni e il ripristino da parte di chi ha imbrattato, con un altrettanto importante sostegno alle iniziative artistiche". Idem per Carmela Rozza, che ha così invitato i writers più conosciuti a diffondere la notizia: "Con questa delibera rompiamo il proibizionismo, vorrei però che allo stesso tempo i writer più famosi di Milano facessero un appello a non imbrattare la città. Pretendo che chi presenta progetti e chiede contributi al Comune si impegni in prima persona per evitare gli sfregi e gli scarabocchi".

Nonostante tutto da non dimenticare tra i numerosi punti del piano, l’esaltazione del writing artistico e legale. Il Comune ha infatti pensato a 100 nuovi spazi da riservare alla street art, dove i writer potranno riutilizzare le bombolette spray sequestrate a coloro accusati di vandalismo e imbrattamento.

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